

« toro il magistrato in grado di scegliere i provvedi-
•<menti di legge più adatti, come già si praticava in
« Belgio e ri Francia » e l'invito ai magistrati inqui-
« remi ad allontanare, per decreto del Presidente del
«Tribunale, questi minori, affidandoli al Comitato Di-
« tesa Farcmlli che s'impegnava a ricoverarli ».
Con la tonda/ione — nel 1906 — del Comitato
I >itesa Fanciulli (ora fiorentissimo per le generose elar
gizioni dei torinesi di ogni ceto sociale) Ciuseppe Ce
sare l’ola Falletti di Villafalletto — che per tale attività
era stato insignito della * medaglia d’oro per la Re
denzione sociale» e della « medaglia d'oro della Pub
blica Istruzione * — si era affermato notevolmente nel
campo della filantropia, trovardo degno posto ac
canto a Luigi Martini (magistrato anche lui, fondatore
della Casa Benefica per 1 giovani poveri e derelitti)
ed inserendosi nella luminosa tradizione dei benefat
tori-educatori che tanti nomi illustri conta in Torino,
da San Ciovanni Bosco alla Marchesa di Barolo.
Numerosi scritti di carattere giuridico da lui la
sciati stanno a dimostrare la sua sempre vigile atten
zione per i più svariati problemi del diritto e della
vita sociale (e rimarranno in particolare i suoi lavori
su la
R iteroi della paternità,
su il
Pudore in Tribunale,
su la
Leg^e ilei perdono).
Altri scritti
(l na stele funeraria egiziana nel Castello
ducale di Agiti', La imitazione egiziana nel Cantico dei
Cantici, Untori nel casalese verso il
1930,
ecc.)
ne pro
vano la cultura versatile ed elegante, sensibile parti
colarmente al fascino della storia locale e ai ricordi
del vecchio Piemonte. Frutto di lunghe minuziose ri
cerche d’archivio e di appassionate e geniali sintesi
ricostruttive sono la sua
Storia della Castellata di Rivara
111 tre grossi volumi e i cinque volumi delle
Assocùi-
zioni giovanili e Feste Antiche
premiati dalla Accademia
d’ Italia, lodati e messi a contributo dell’insigne folklo-
rista Van Cieunep.
La tarda età 11011 ne aveva ridotte le energie nè la
passione al lavoro: collaborò sino all'ultimo a riviste
belghe e francesi ed italiane (ed anche la nostra
Torino
pubblicò in quoti ultimi anni alcuni suoi articoli di
rievocazione folkloristiche): partecipò a congressi sui
tribunali per i minorenni, riassunse ed aggiornò (in
un volume che prossimamente uscirà nella collezione
Bocca di scienze moderne) 1 suoi studi sulle associa
zioni giovanili.
Ebbi, 111 questi ultimi anni, l’onore della Sua ami
cizia: alto, aitante, elegante pur nella semplicità del
vestire, sapeva discorrere
cimi
molto buon gusto, ricor
1bimbi del Comitato Difesa Fanciulli nella lede di via Valpiana
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.
dava con arguzia e rievocava con efficacia episodi e
uomini del tempo passato,
c q u a n »"v *
c
sereno nel giu
dizio, signore sempre 111 tutti 1 suoi atteggiamenti, e
pi emuroso pel visitatore, fra i molti libri e i bei quadri
che con lungo amore aveva raccolti nella sua villa di
R i vara.
* ★*
S. E. il generale Filippo Martinengo era nato a
Torino il 17 agosto 1864. Suo padre era Capo Divi
sione al Ministero dei Lavori Pubblici: la madre di
scendeva dalla famiglia Marenco di Dogliani, di vec
chia tradizione signorile e religiosa.
n Cardinale Arcivescovo S. E. Maurilio Fossati
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