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QUADRO GENERALE

DELLE CONDIZIONI ECONOMICO SOCIALI

DELLA PROVINCIA DI TORINO

di OBER

Le caratteristiche commerciali.

Il quadro generale delle condizioni economiche e

S(xia li

della Provincia di Torino, intendiamo esani -

nare seguendo la monografia, appositamente compi­

lata, per conto della Commissione Parlamentare d'in­

chiesta sulla Disoccupazione, dalla Camera di Com­

merco. Lavoro succinto, sobrio anche nella forma,

che consente però di conoscere nelle sue caratteri­

stiche essenziali l’economia provinciale torinese ; guida

pratica di un vasto panorama, che serve ad avviare

verso la conoscenza più approfondita della situazione,

eh; per ragioni di studio intendesse sviluppare singoli

problemi.

Pertanto desideriamo considerare le deficcnze del-

l’organ smo economico torinese, che la relazione ca­

merale mette in evidenza, per dtxumentare di quale

insufficienza di vita produttiva e quindi di benessere

risenta gravemente il nostro mondo degli affari e del

lavoro, per lo squilibrio che nasce dalla preponde­

ranza del movimento industriale nei confronti della

attività commerciale, che ha per forza eli cose riflessi

negativi nel campo dell'occupazione.

Fenomeno di precar’età costituz onale e funzionale

dell’economia locale in ciuanto, commercio ed indu­

stria mancano del necessario equilibrio allo svolgersi

di una ben congegnata e efficiente organizza/onc.

Questo anche perchè il movimento turistico, per

quanto da qualche anno abbia avuto un deflusso di

visitatori, sia nazionale che estero, discretamente in­

tenso, da registrare un aumento rispetto agli anni

precedenti, non è ancora tale da sopperire alla carenza

del commercio, che si esprime in una incapacità di

assorbimento di mano d’opera, peggio ancora, allonta­

namento dei posti occupati di parte di questa.

Nel settore del commercio si nota infarti, in que­

sto duro dopoguerra, la tendenza di molte imprese

di una certa potenzialità a trasformarsi ;n imprc-sc

familiari, con contrazione del personale- salariato e

stipendiato. Trasformazione che avviene con inten­

sità particolare nel commercio alimentare.

Ma anche in quello si notano difficoltà ad assumere

nuovo personale più specialmente giovanile. Due- sono

le cause concomitanti a promuovere tale situazione;

l una, e rappresentata dall'industria che offre ai gio­

vani condizioni d'impiego più attraenti; l’altra deriva

dallo stesso settore commerciale, per la diffusione che

in esso si rileva di piccole e medie aziende, tendenti

a limitare il numero dei d pendenti, in quanto, risen­

tono fortemente il peso dei»li oneri fiscali e sociali,

da essere impossibilitate

. re salari e stipendi

maggiori.

Il problema deU’cxcupazione è certamente vitale al

normale andamento della vita cittadina, ed al benes­

sere-della popolazione, per gli elementi di apporto allo

sviluppo naturale de-M’econom a della provincia e del

suo capoluogo, infatti la causa più profonda e dura­

tura delle precedenti, per cui il settore commerciale

nostro, risulta difettoso, ripetiamo, la dobbiamo ri­

cercare nello squil’hrio strutturale tra la attività com­

merciale e l’attività industriale; la prima nella nostra

provincia relativamente poco sviluppata rispetto alla

seconda.

Chiunque viva nell’ambiente economico tor nese

avverte chiaramente lo squilibrio accennato; a docu­

mentarlo statisticamente non è facile, sia per la na­

tura del fenomeno, sia per i limiti delle statistiche a

disposizione. Il rapporto tra gli occupati nel commer­

cio e gli occupati nell’industria supera di poco, in pro-

v nc-a di Torino, il 20%. In provincia di Milano, in­

vece. la percentuale è vicinissima al 30%*, nella pro­

vincia di Genova si giunge addirittura al 50°/o o

quasi.

Nel gettito dell’imposta generale sull’entrata, sep­

pure ineff'cente alla d mostrazione nostra, Torino

appare al terzo posto dopo Milano e Genova. Roma

è subito dopo Torino.

Ma non stupisce che una città prevalentemente

commerciale con un porto come Genova, per quan­

to con popolazione inferiore a quella di Torino, ed

anche con importanza economica complessiva ;n-

fer ore, superi la nostra provincia nell’indice dell’im­

posta generale sull’entrata. I caratteri dell’affermata

inferiorità commerciale di Tor no incominciano a

delinearsi con precisione solo osservando indici in­

diretti, come quelli creditizi.

I I