

ridursi da chilometri 98.5 della linea per Bardonec-
cliia Modane. a chilometri 7S.
1.'alti//a massima sul mare ilei valico sarebbe
soesa da metri 12^5 a metri 598.
I.a lunghezza virtuale da chilometri 235.5 a chi
lometri 85.5. |
costo
complessivo ddl'opcra era
stato preventivato in 257 milioni di lire, prendendo
per base i prezzi del IM14. Si può calcolare il costo
attuale in circa Sii llHi miliardi.
Secondo ì progettisti i vantaggi di ijucsta linea
rispetto alla linea del Sempione. sarebbero stati così
grandi da farla preferire a questa anche per le comu
nicazioni tra Milano e Parigi.
I
progettisti hanno inoltre fatto un raffronto con
una progettata linea ferroviaria attraverso il Monte
bianco fra Aosta ed Ocx della lunghezza di chilo
metri 83.6 con pendenza massima tanto sul versante
francese che su quello italiano del 15
j k t
mille ed
una galleria di chilometri 17.5.3(1 con culmine a metri
UlKl sul mare, affermando che in ordine alla rapi
dità del transito la linea Susa-S. Jean avrebbe pre
sentato notevoli vantaggi anche nei confronti di
quella del Bianco, per le comunicazioni Torino-
Parigi.
Questo tracciato avrebbe permesso ai treni com
posti in base alle prescrizioni in vigore sulle linee di
accesso di transitare senza ridurre di peso e composi
zione di frenatura dovute alle esigenze proprie alle
linee aventi forti pendenze.
Secondo le conclusioni dei progettisti la costru
zione ili questa linea risultava di sicura riuscita. 1
suo esercizio si sarebbe prestato alle maggiori velo
cità consentite dalla tecnica, anche perchè le pro
fonde finestre, aprentcsi in regioni fredde, avrebbero
favorito una ventilazione naturale della galleria,
mantenendo asciutte le condutture elettriche e
v i s i
bili i segnali.
Inoltre risultando la traversata della catena alpi
na tutta in galleria, ritenevano ancora che sarebbe
rimasta sottratta non solo alle azioni metereologiche
di quelle zone alpine, ma anche all’azione offensiva
aerea.
Sembra però che l’elevatissimo costo ili costruzio
ne e la contrazione del traffico verificatasi in questi
ultimi anni sulla linea del Ccnisio rendano l’esecu
zione di quest'opera ciclopica praticamente impossi
bile.
Una soluzione che si può considerare una varian
te al progetto Bianchi Cauda e si uniforma a questo
senza cambiarne i criteri direttivi è quella proposta
dell'ing. Quaglia.
Ammettendo per la linea del Frejus una variante
con galleria di base il Quaglia si propone di mante
nere la linea Torino Parigi nelle condizioni piani-
metriche ed altimetriche attuali salvo nel tratto
Bussolcno-S. Jean.
Per quest'ultimo prevede un nuovo sviluppo con
la (tendenza limite 15 per mille a partire da Busso-
leno fino a raggiungere l'abitato di Yenaus (chilo
metri ld.l(HI) includendovi il piazzale della nuova
stazione di Susa lungo I chilometro e di pendenza
2 (*r mille; la sistemazione delle pendenze col mas
simo 15 per mille nel tratto S. Jean S. Michel (chilo
metri 11.3UI); l’apertura tra gli estremi Yenaus e
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