

stabilirsi di Innumerevoli ordini formali, molto
aderenti a quello naturale, ma così ben caratte
rizzati. cosi suggestivi, che suscitano una specie
ili attrazione, di richiamo di altre forme, appar
tenenti strettamente al mondo dell'arte. Voglio
dire che la farina usata qui. non pare più com
mestibile. come quella che si ottiene macinando
il grano, |>erchè materia distaccata dal caos che
ha acquistato un’epidermide, è entrata nello spa
zio. ha raccolto una luce, che a sua volta la la
vora. le dà vibrazione, le impone un’attività for
male costante, continua, a cui noi stessi parteci
piamo con le nostre intenzioni, le nostre idee, i
nostri gusti. Si sa che il bronzo della statua
non è più il minerale della miniera, come la pietra
scolpita non ha più alcun rapporto con quella
della cava. Per questo il pittore Assetto ha rico-
l>erto certi pani di una patina di colore rosso,
azzurro, marrone, dando loro una insolita epi
dermide e subito la materia originaria, la farina,
è dimenticata e soltanto più il colore agisce otti
camente sul senso tattile. La pàtina di colore
modifica in questi casi il rap|>orto naturale delle
parti |>er la trasformazione della vita apparente
della materia, quella |>er cui siamo abituati a
distinguerla.
Presso certi popoli orientali, le relazioni tra le
materie dell’arte e le materie della natura sono
state oggetto di strane spoliazioni, considerando
essi lo spazio essenzialmente il luogo delle meta
morfosi e delle migrazioni e la materia come il
crocicchio di un gran numero di passaggi. Cosi
quella del pane mi è apparsa, in questa mostra,
una delle materie più
intenzionali,
elaborata da
un'arte occulta e per strani riti, di cui i panifi
catori conservano il segreto.
I panificatori, questi oscuri creatori di forme
l>er saziare molti nostri apjietiti tra cui, il più
facile, quello della distruzione e. da ultimo, quello
della conquista soddisfatta e felice. Essi ci of
frono un segno di nobiltà, di contegno civile, che
la funzione più umile e primordiale, quella del
nutrirsi ci è ingentilita dal tocco sapiente delle
loro mani o|>erose.
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