

in confronto ad altre città, in compenso è ricc.i di
prudenziali sc-c-ma. per cui anche le poche finiscono
di sfuggirci o di essere confinate nel mondo dei
sogni!
Ma se si è sentita la necessità di creare un » Or
gano Centrale per il Turismo >• il quale estende le
sue branche ovunque, evidentemente anche per 1“ fi
nanze locali, rappresenta una voce non trascurabile,
quanto più sarà curata, e perciò da favorirsi in tutti
i modi atti ad incrementarne l’efficienza.
Parrebbe pertanto, anche a prescinder? da consi
derazioni sentimentali o artistiche, attenendosi pura
mente alle pratiche, che mettere in valore i pregi arti
stici cittadini e naturali. Valentino. Pellcrina, Col
lina ecc., dovrebbe essere inteso da tutti e, dagli inte
ressati particolarmente, come un impegno istintivo
ed avveduto.
E certamente molti cittadini saranno consenzienti,
si pub esserne certi, oltreché per i loro intimi senti
menti, per questo superiore e ben inteso senso di
civismo.
Purtroppo ci troviamo ancora una volta davanti
al fatto compiuto; ricavare una piazzetta «l’angolo od
anche un semplice slargo non è più possibile. Non
rimane pertanto altra possibilità — come programma
minimo — che liberare facciata e fianco da quella
appiccicatura d’angolo, abbattere l'insulso campanile
per ricostruirlo dall’altro lato isolandolo. ^Fig. 2).
Come programma massimo infine, oltre ad un
nuovo campanile, ricostruire una nuova facciata sul
l’allineamento della via ricavandone, col vestibolo, i
portici. (Tav. 3).
La cupola anziché indebolita ne verrebbe rinfor
zata. Ma questa trasformazione non potrà essere con
siderata veramente completa che coll’apertura del cor
rile profondo a fianco della Chiesa nel quale il sole,
come nella maggior parte del cortili, o pozzi, dell’an
tica via Garibaldi, si limita a far capolino passando,
risanando ed isolando così oltre al campanile la nuo
va facciata.
Il
nuovo campanile, a mio avviso, non dovrebbe
superare la proiezione della grande falda della cu
pola.
Chiesa, campanile e cupola, verrebbero così sco
perte e visibili magnificamente intorno c carà certa
mente per tutti un’autentica sorpresa ed un’attrattiva
in più. ed un incitamento.
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fabbricato d’angolo, appiccicato, che la soffoca, quan
ti. torinesi o forestieri, passando in via Garibaldi pre
occupati come sono del semaforo e della propria inco
lumità, si accorgono di quel gigantesco gioiello che
troneggia sui tetti?
Ebbene come già altrove è stato fatto, anche la
nostra Torino deve provvedere; dopo d’aver provvi
sto un tetto a chi ancora ne è privo, alla messa in
valore di alcuni di questi Monumenti, oltreché della
Fede, dell’Arte e della Storia, nel vecchio centro spe
cialmente. approfittando di ogni occasione che via
via offriranno il risanamento ed il Piano Regolatore.
Torino, purtroppo è scritto e ripetuto dappertutto,
e povera di valori tradizionali-turistici e di iniziative.