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pa >' riporta la fluente fonte al prisco romano de ­

coro » — come dice l’iscrizione che lo sovrasta —

per la soddisfazione dell'intera popolazione che ad

essa attinge per i più svariati bisogni: la massaia per

cuocer la pasta e allestire il bucato: il barbiere per

farvi la saponata: il ciabattino per ammorbidire il

corame e il Comune per riscaldare, col liquido boi

lente le sue scuole e i suoi uffici e per la nettezza

dei pubblici locali. E tutti ne usarono in passato:

quelli che transitarono e coloro che sostarono in questa

fortunata plaga piemontese. Roma imperiale ne atte

nuò il calore mescolandola nelle pubbliche piscine

con l'acqua fredda addotta da un monte vicino per

mezzo di un acquedotto poderoso le cui vestigia si

innalzano ancora, massicce ed imponenti, sul greto

del Bormida.

Anche l’Amministrazione delle Terme fruisce molto

opportunamente di questa provvidenza liquida utiliz­

zandola per le sue applicazioni sanitarie.

Terzo, infine, ma non ultimo nè minor dono. Acqui

porge nei suoi tersi calici la fermentante dolcezza dei

suoi vigneti che oscure e fresche cantine sotterranee

— catacombe in onore del dio Bacco Dionisio —

fKvultano nei capaci tini, nelle teorie di bottiglie alli­

neate nella profondità delle grotte tufacee Questo

regalo — potete crederlo — ebbe (ed ha) i suoi molti

devoti e i suoi molti cantori indigeni e forestieri.

Hans Barth. inviato speciale del

Berliner Tagcblatl

t he in un epoca ormai lontana sostò a lungo in Acqui

della quale percorse le campagne e ispezionò le « Ho-

sterie con diligenza di

reporter

e con entusiasmo di

amatore, nel suo lungo resoconto mescolò (non mate

palmento, grazie a Dio!) l'acqua e vino cantando le

salutari virtù della prima o il consolante effetto del

secondo. Vale la pena riportare un brano della inchie­

sta originalo condotta dal biondo giornalista buongu­

staio. fra le tavole e sotto le infrascate dei pergolati

nelle trattorie dei quel boato luogo.

" Avanti voi tu tti che godete della gotta, dell’ar-

" trite, voi che andate zoppicando por il mondo por-

' tando appresso il reumatismo che. con l’aiuto di

" Bacco vi siete appropriato. Volete essere guariti?

" n i e n t e d i p iù f a c ile . In Acqui, a due passi da

Torino e da Milano cresce un

humus

chiamato

fango » che in poco più di dodici quarti d ’ora

" rimette in sella perfino il povero Sileno. E fra il

suono dei bicchieri: perchè il fango di Acqui non

” è solo il nemico o il vincitore, ma è anche l’amico

" ed alleato del Dio con la corona di vite. In questa

’*Miraculoi>oli tu stai in terra storica. ” — Continua

liricamente Hans — ” .....con ogni bicchiere d i Bar-

" bora. Barolo, Moscato, tu vedi passare con gran-

” dezza gli eroi coperti dall’elmo di crine, i nipoti

' di Enea: i Romani, i Cartaginesi; poi i Saraceni.

" l’imperatore Barbarossa. Dalle antiche Terme, nella

" piena luna sorgono gli illustri antenati d ie hanno

” combattuto la loro podagretta col vino di Acqui.

E conclude: ” .....il vero centro bacchico di Acqua è il

" quartiere delle Terme. T u tte le osterie ai lati delle

Tenne scintillano di luce, risuonano di musiche da

" ballo, e sono piene zeppe di podagrosi danzanti. Poi-

” chè come nel biblico laghetto di Betzaida. così anche

" in Acqui bu tta via lo stampelle chi ha fatto qualche

" fango e bevuto qualche bottiglia di Barbera e di

" Dolcetto. E ognuno salta e balla e fa all’amore

Tu tto a maggior gloria degli dei e di Hans Barth.

Fango, acqua, vino sono i tesori gelosamente celati

ciime in forzieri sotto la superficie terrestre ma che

Acqui generosamente offre p e r la salute del genere

umano sofferente e gaudente. L ’incomparabile poten­

za terapeutica del suo fango, unico in Europa per la

efficacia del suo sistema curativo, lenisce e sana i

guasti del tempo. La salutare sorgente perenne prov­

vede al benessere singolo e collettivo con la eroga­

zione gratuita dell’acqua bollente dalle sette concla­

mate virtù che predispongono a bene invecchiare:

depurativa, diuretica, lassativa, tonica, risolvente,

antiartritica. diaforetica.

Dall’eterna giovinezza della terra, per il giubilo dei

suoi sempre nyovi amori col sole, gli erubescenti ed

opalini succhi dei suoi pingui vigneti raUietano gli

spriti e affratellano i popoli.

Nella natura, il mistero h a una voce: nella città

delle Torme la voce è: salute.

Acqui vive e prospera sulla salute dell'umanità,

non sui suoi mah.

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