

Area fluviale
F19
fiume Dora
Quartieri interessati: Q6
Carta tecnica della Città di Torino 1/2000,
tavole n. 25, 32
(cfr. anche schede 6/3, 6/5, 6/9,
6/10, 6/11)
I. DEFINIZIONE
Tratto del torrente Dora compreso tra il Ponte
Candido Ramello, i confini della pertinenza dell'O-
spedale Amedeo di Savoia, del parco dell'Ospedale
Birago di Vische, Corso Svizzera; Ponte Carlo
Emanuele III, Corso Umbria, confini verso fiume
delle fasce edificate, Via Luigi Bellotti-Bon.
II. INDIVIDUAZIONE
E FORMAZIONE STORICA
Area fluviale disomogenea comprendente due
grandi anse del fiume, con sponda sinistra a scarpata
naturale alberata e con vasto terrazzamento di affac-
cio boschivo, e sponda destra ad insediamenti diver-
si per epoca e tipo, prevalentemente produttivi e
ricreativi. Il corso del fiume è interrotto da una diga
e da un successivo stramazzo. Sponde non protette a
vegetazione spontanea.
I. DEFINIZIONE
rature, la presenza di manufatti idraulici (diga, stra-
mazzo, l'adiacenza con alcuni rilevanti insediamenti
paleoindustriali, all'interno
di un
tessuto urbano sa-
turo e amorfo.
Area di classe 1.2 (di interesse ambientale). In
particolare merita salvaguardia il carattere della
sponda e della vegetazione del terrazzamento in
sponda sinistra, mentre la sponda destra necessita di
riqualificazione.
IV. CONNESSIONI
Nessuna.
Area fluviale F20 fiume Dora
Quartieri interessati: Q6
Carta tecnica della Città di Torino 1/2000,
tavole n. 25, 32
(cfr. anche scheda
6/1)
Alla fine del Settecento la sponda sinistra aveva
carattere strettamente agricolo, mentre la sponda
destra, oltre agli insediamenti agricoli, era caratte-
rizzata da manufatti e insediamenti produttivi (cana-
li, molini, folloni, dalla Conceria reale, dalla fabbri-
ca di maioliche) oltre che dall'Ospedale Celtico. In
particolare caratterizzavano la zona il tracciato a
spezzata del Canale Pellerina-Martinetto e le opere
di presa del canale dei Molassi, comprendenti lo
sbarramento tuttora esistente.
Tali impianti sono confermati nel corso dell'Ot-
tocento, mentre a fine secolo si localizza sulla parte
settentrionale l'Ospedale per Malattie infettive col
suo « Campo di Epurazione» , subito all'interno del
tracciato della Cinta Daziaria.
Il
Piano Unico Regolatore e d'Amptiamento [... ]
del 1908 prevedeva lungo tutta la sponda destra l'a-
pertura di un lungo Dora e la sistemazione a giardino
della riva destra della seconda ansa fino a Corso
Umbria.
Tali indicazioni furono disattese: in particolare
l'area prevista a giardino venne occupata da impianti
sportivo-ricreativi aziendali.
III. QUALIFICAZIONE
• Area d'interesse ambientale determinato dall'es-
sere una delle più varie (dal punto di vista ambienta-
le e storico) data la conformazione a doppia ansa del
corso del torrente, la sponda naturale a grandi albe-
Tratto del torrente Dora compreso tra il ponte di
Corso Potenza, l'affacio sul fiume della Manufattura
Paracchi e degli insediamenti industriali in prosecu-
zione, il Ponte Candido Ramello, la Strada delle
Ghiacciaie, la Via dell'Angiolino, Via Calabria.
II. INDIVIDUAZIONE
E FORMAZIONE STORICA
Area fluviale disomogenea quasi interamente
costituita, in sponda sinistra dall'affaccio dell'adia-
cente Manifattura Paracchi, in sponda destra da riva
non protetta a cespugliato spontaneo e da insedia-
menti disorganizzati di piccole aziende, depositi di
rottami; è nel suo insieme completamente degradata.
L'area mantiene fino a fine Ottocento carattere
quasi esclusivamente agricolo. La sua riconversione
industriale pare essere motivata dall'adiacenza
esterna alla cinta daziaria lungo la Strada di Lucen-
to, dove s'insedia la manifattura Paracchi, mentre
altre attività s'insediano in sponda destra lungo
Strada delle Ghiacciaie. Il
Piano Unico Regotatore e
d'Amptiamento [...]
del 1908 prevedeva l'apertura
di due lungodora non realizzati, mentre il territorio
di sponda destra ha subito successivamente una cao-
tica saturazione edilizia.
Il
[PIANO REGOLATORE CON VARIANTI ag-
giornate at 1935],
prevedeva il taglio dell'intera
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