

agrario inerenti alla Dora rimaste nel territorio di
Torino. La parte dell'area a monte (sino alla Via
Pietro Cossa)
è
ancora destinata prevalentemente
all'uso agricolo e vi sussistono le opere di canaliz-
zazione, le cascine, il tracciato degli appezzamen-
ti; nella parte a valle l'area è occupata dal nuovo
settore a nord della Dora del Parco della Pellerina,
che comprende la cascina La Marchesa, mentre si
e
escluso il settore sud del parco in quanto radical-
mente ridisegnato e da considerare oggi adiacente
all'area fluviale. E invece inclusa la porzione di
territorio interessata dalla permanenza delle opere
di presa del Canale della Pellerina.
L'area destinata ad usi agricoli con notevoli
insediamenti di cascine e un fitto sistema di canali
irrigui, era caratterizzata già dal Settecento dalle
opere di presa del canale della Pellerina; la Dora
sviluppava una grande ansa risalendo verso nord
tra la diga e i pressi della cascina Marchesa. L'ur-
banizzazione dell'area è prevista dalla variante del
1915 al
Piano Unico Regotatore e d'Amptiamento
del 1908 [...], che destina tutta la parte a sud della
Dora, dalla diga al Corso Lecce, a parco pubblico.
Il
[PIANO REGOLATORE CON VARIANTI ag-
giornate at 19351,
stabilì il nuovo letto del torren-
te, tagliando alla radice l'ansa a nord e raccordan-
dola con un tracciato curvilineo. L'opera fu rea-
lizzata portando all'assetto attuale, alla costruzio-
ne della passerella pedonale a collegamento tra le
due aree in cui il parco veniva così frazionato e di
cui fu intrapresa la realizzazione solo nel settore a
sud. In questi ultimi anni questo fu completato
mentre solo oggi è avviata l'attrezzatura dell'area
a nord.
III. QUALIFICAZIONE
L'area è qualificata in senso ambientale della
presenza di un coerente sistema di paesaggio agra-
rio completo di insediamenti di antiche cascine
con rustico e civile, nella parte a monte; nel tratto
a valle dal disegno del parco.
Caratterizzano l'area le opere idrauliche ine-
renti la sistemazione agricola e quelle di presa del
canale della Pellerina e le opere di protezione flu-
viale del taglio sovrastante da scarpata erbosa.
Area di classe 1.2 (di valore ambientale).
IV. CONNESSIONI
Potenziale connessione funzionale con l'area a
valle F21.
Area fluviale
F23
fiume Po
Quartieri interessati: Q21
Carta tecnica della Città di Torino 1/2000.
tavole n. 35, 43
I. DEFINIZIONE
Area comprendente un tratto della riva destra del
Po i cui confini sono: Ponte di Sassi, asse del fiume,
confine a Sud dell'area del Demanio Militare adibita
a galoppatoio per la Scuola di Applicazione d'Arma,
confini verso fiume delle proprietà private, Via
Tomaso Agudio.
II. INDIVIDUAZIONE
E FORMAZIONE STORICA
L'area, prosecuzione del Parco Michelotti oltre
al Ponte di Sassi, ha sponda a scarpata con alberi e
cespugli
di
tipo spontaneo, senza opere di protezio-
ne, adiacente al termine del grande viale alberato sul
tracciato del Canale Michelotti, bordato di fascia
erbosa contigua con zone miste di insediamenti pre-
valentemente artigianali con reliquati di aree a col-
tivo.
L'area corrisponde ad un tratto delle antiche
zone esondabili in margine ai territori coltivati perti-
nenti alle antiche cascine «Ferro » e « Chiablese »,
chiamate poi « il Casotto » e « la Fornace >>. Poco a
valle del Ponte di Sassi, la zona è attraversata dalla
confluenza col Po del Rio del Cartman, poco oltre il
quale sfociava in Po l'originario Canale Michelotti,
poi prolungato sino al termine della zona. Di tale
manufatto non resta oggi, dopo la colmata avvenuta
negli anni Trenta, che il tracciato rettilineo dell'at-
tuale viale alberato.
III.
QUALIFICAZIONE
L'area è qualificata in senso ambientale sia dal
fatto paesistico singolare e rilevante della vista sulla
confrontante confluenza della Dora nel Po, che dal
tracciato del viale alberato seguente l'antico percor-
so del Canale Michelotti. È da notare inoltre che tale
assetto, sia per il tracciato che per il tipo e l'impo-
nenza delle alberature, si collega direttamente con le
aree
F24, F26, F28,
costituendo con esse il com-
plesso fluviale più cospicuo per origine storica e
dimensione. Con l'area
F24
essa è inoltre collegata
dal sottopasso del Ponte Balbis, che rende possibile
la continuità del percorso pedonale. La natura del-
l'area è però contraddetta dalle attività artigianali e
commerciali localizzate negli edifici che su di essa si
affacciano, che per la loro localizzazione riversano
sul viale alberato traffico pesante, oltre ad invaderlo
con depositi di materiali.
Area di classe I.2 (di valore ambientale).
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