

Riprendendo proposte già emerse al tempo del
dibattito della costruzione del ponte sospeso e nel-
la localizzazione del Ponte Isabella, il piano del
1908 prevedeva un nuovo ponte in asse al Castello
del Valentino.
L'area venne liberata in occasione dell'Espo-
sizione del 1911 per far luogo ad alcuni padiglioni
espositivi, collegati dal ponte monumentale prov-
visiorio, realizzando per la prima volta la conti-
nuità tipologica nella sistemazione delle due op-
poste rive. Smantellata l'esposizione (che aveva
interessato tutta la zona ad eccezione delle aree
tuttora private, vincolate a villini), la zona fu at-
trezzata a parco, secondo l'attuale disegno in ri-
presa delle forme del Parco del Valentino, eviden-
ziando la prosecuzione dell'asse del Castello. Le
piantagioni, che mantengono alcuni alberi preesi-
stenti, furono realizzate con una scelta di essenze
più intensa e varia che non nel Valentino. Delle
costruzioni per l'Esposizione del 19I1 si conserva
solo la banchina in cemento armato allestita a pas-
seggiata.
III. QUALIFICAZIONE
L'area è qualificata di rilevante interesse stori-
co ambientale per il rapporto con il confrontante
parco del Valentino e con la collina immediata-
mente retrostante (oltre Corso Moncalieri), per la
bellezza e varietà delle alberature, per la presenza
dell'ultimo edificio della prima barriera daziaria
della città (1853), per le modalità di formazione
dell'attuale assetto, strettamente legate alla fun-
zione storicamente assunta dal Parco del Valenti-
no.
Strettamente qualificante l'area è la contiguità
con il Ponte Umberto I, direttamente riferibile al
suo assetto per ragioni cronologiche e formali.
Area di classe 1.1 (di elevato valore ambienta-
le).
IV. CONNESSIONI
L'area presenta una diretta e primaria connes-
sione tipologica e visuale con la prospiciente area
F34
(Parco del Valentino) e qualificanti vedute
lungo l'asse del fiume verso i due ponti che la
delimitano.
Area fluviale F30 fiume Po
Quartieri interessati: Q22
Carta tecnica della Città di Torino 1/2000,
tavola n. 66
(cfr. anche schede 2/49.
2/58
e relazione ambito
22/2)
I. DEFINIZIONE
Tratto della riva destra del Po compreso tra il
Ponte Balbis, Viale Dogali, Viale Sicilia, Corso
Moncalieri, Ponte Principessa Isabella e asse del
fiume.
II. INDIVIDUAZIONE
E FORMAZIONE STORICA
Area confrontante le sistemazioni a giardino in
prosecuzione del Parco del Valentino (in sponda tra
il fiume e Corso Galilei). Area prevalentemente
occupata da circoli ricreativo-sportivi, non accessi-
bile se non nell'immediata prossimità del Ponte Isa-
bella, nel tratto di riva banchinata sottostante un
piccolo gruppo di edifici di vecchia data in fregio a
Corso Moncalieri. Sponda a banchina percorribile
per circa i tre quarti della lunghezza nel tratto a
valle; in prossimità del Ponte Balbis la riva
è
invece
a scarpata naturale e con alberature e macchia.
La zona appare nella cartografia di fine Settecen-
to destinata ad usi agricoli salvo che negli immediati
pressi del fiume, a rive alberate esondabili. Sono
indicati gli edifici della Cappella del Pilonetto e del
Crocifisso nei pressi del sito del successivo Ponte
Isabella.
Tale assetto è sostanzialmente immutato sino a
metà Ottocento, mentre la costruzione del Ponte
Isabella promuove la trasformazione edilizia del
margine di Corso Moncalieri. Dal
Piano Unico
Regotatore e d'Ampliamento
[...] del 1908 l'area è
destinata all'apertura di un ampio lungofiume. Suc-
cessivamente tale tracciato viene allontanato dalla
riva e articolato nei due tratti dei viali Dogali e Sici-
lia, ricavando nella fascia lungofiume un'area in cui
vengono costruite nel corso degli anni successivi
alcune sedi sportive. Rilevanti tra queste la « Casa
del Marinaretto» — (arch. C. Costantini) demolita
nel dopoguerra, di cui resta il terrazzo belvedere
sostituita dal Circolo dei Dipendenti Comunali.
III.
QUALIFICAZIONE
L'area presenta interesse dal punto di vista
ambientale per le vedute dell'ansa del fiume tra
i due Ponti Isabella e Balbis, caratterizzate su
entrambe le rive da alte sponde erbose con albera-
ture sparse.
Area di classe I.2 (di valore ambientale).
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