

della fascia è il tracciato traversante il Po tra Corso
Brianza e Via Cavalcanti, collegante le piazze Chia-
ves e Carrara, sito di un nuovo ponte previsto nel
Piano Unico Regolatore e d'Ampliamento [...]
del
1908 e non attuato.
L'urbanizzazione della zona, fino a quasi tutto
l'Ottocento agricola nelle pertinenze delle cascine
Vanchiglia (già Grossa) e Vanchiglietta, rimonta
nella zona sud dell'area agli insediamenti industriali
registrati nei primi anni del secolo, subito all'esterno
della cinta daziaria. Il
Piano Unico Regotatore e
d'Amptiamento [...]
del I908 registra un progetto di
allargamento e rettificazione in un ampio Lungopo
della preesistente Strada di Vanchiglia Lungopo. I
tracciati allora indicati e in parte successivamente
corretti (com'è il caso della formazione di Piazza
Chiaves) sono stati seguiti nell'edificazione quasi
tutta recente. La sistemazione del viale pedonale è
stata realizzata solo negli ultimi anni.
III. QUALIFICAZIONE
Area di affaccio lungofiume di una parte urbana
fittamente edificata, con modesta sistemazione degli
spazi pubblici di sponda.
L'alberatura in fregio alla scarpata, seppure an-
cora modesta per la recente piantagione, scherma
all'ambiente fluviale la monotona fascia dei prospet-
ti degli edifici.
Area di classe 2 (che contribuisce alla qualifica-
zione dell'ambiente).
IV. CONNESSIONI
Connessione funzionale con le contigue aree
F27
e
F12.
Importante connessione di confrontanza con l'a-
rea
F24
(zona della Madonna del Pilone e Viale
Michelotti).
Area fluviale F26 fiume Po
Quartieri interessati: Q22
Carta tecnica della Città di Torino 1/2000,
tavole n. 42, 50 (cfr. anche schede 22/1,
22/5, 1/304)
I. DEFINIZIONE
Tratto della riva destra del Po compreso
tra
il
Ponte Vittorio Emanuele I, Corso Casale, il Ponte
Regina Margherita e l'asse del fiume.
II. INDIVIDUAZIONE
E FORMAZIONE STORICA
Tratto della sponda destra del Po caratterizzato
in parte dalla permanenza di elementi paesistici con-
nessi al vecchio tracciato del Canale Michelotti, in
parte della costituzione a parco delle aree tra fiume e
canale e tra canale e Corso Casale; caratterizzato da
sponda cespugliata contenuta da massi in pietra (già
segnati nelle cartografie del 1840 relative alla pro-
gettazione delle opere di difesa) e integrata da un
muro di sostegno in calcestruzzo retrostante, par-
zialmente visibile e percorribile; caratterizzato da
filare di vecchi platani lungo il tracciato già del cana-
le, da filare di alberi in fregio a Corso Casale e da
alberature sparse di vecchio impianto nell'area oggi
adibita a giardino zoologico.
L'area, adibita ad usi agricoli fino all'epoca
della Restaurazione venne radicalmente trasfor-
mata con la costruzione del Canale Michelotti
(1816-17), e delle ingenti opere di protezione flu-
viale (argini e pennelli) costruite di conseguenza
dopo il 1840, e con la rettifica al tracciato della
Strada di Casale (oggi Corso Casale). L'uso a
parco pubblico dell'area rimonta alla fine del secolo
scorso e come tale è presente nella
PIANTA / DELLA
l CITTÀ DI TORINO I COLL'INDICAZIONE DEL
PIANO UNICO REGOLATORE E DI AMPLIA-
MENTO [...],
1907 (indicato con una generica albe-
ratura). A seguito dell'interramento del canale, la
parte risultata fu attrezzata a viale fiancheggiato da
aiuole e slarghi.
Nel dopoguerra si insediò tra il viale e la sponda
del Po il Giardino Zoologico, con numerosi padi-
glioni in muratura, oltre a sedi di circoli privati, tra
cui quella riusata oggi a Biblioteca Geisser.
III. QUALIFICAZIONE
L'area è qualificata come rilevante dal punto di
vista storico-ambientale dalla permanenza del carat-
tere della sponda, che costituisce la sistemazione
fluviale più antica della città, dopo quella dei muri
d'ala del Ponte Vittorio Emanuele I.
I segni paesistici (viale, filari di alberi, presenze
di alberature sparse di vecchia data) mantengono il
carattere coerente della zona, legata anche alle zone
F23
e
F24.
La sistemazione dello zoo è da considerare im-
propria, anche per l'eccessiva quantità
di
volume
edificato e le limitazioni imposte dalla necessità di
aree di parcheggio allo sviluppo e alla fruizione del
giardino come tale.
Concorre alla qualificazione della zona l'assetto
della sponda con le opere di protezione e accessibili-
tà pedonale esistenti (oggi precluse in parte dalla
recinzione dello Zoo).
Area di classe 1.2 (di valore ambientale).
152