

84
Tav.
42/50
(2.1.2.)
M.L.P.
GIÀ CASA SCAGLIONE, ORA ALBERGO
Corso S. Maurizio, Via Vanchiglia, Via Verdi 8
Casa di civile abitazione, ora albergo.
Segnalazione di edificio di interesse ambientale, situato in posizione privilegiata sull'affaccio al corso, significativo
esempio dello stile eclettico dell'Ottocento.
Costruita nella prima metà dell'Ottocento.
G.
MARzORATI,
1923,
p. 85.
85
Tav.
41
(2.0.1.)
COMPLESSO DI VIA GARIBALDI
Via Garibaldi
Complesso urbanistico formato da strada «dirizzata» nel Settecento e dal tessuto a case con
alloggi e botteghe d'affitto ivi realizzate secondo un piano di riplasmazioni coordinate.
Complesso pianificato di ristrutturazione urbanistica, di valore storico-artistico, ambientale e documentario. I1 comples-
so, realizzato secondo il piano di G.G. Plantery di «dirizzamento di Via Dora Grossa'. costituì asse di collegamento
diretto e scenografico attraverso la Città Vecchia e divenne prestigioso e animato ambiente commerciale di gusto
settecentesco.
Il piano di «dirizzamento di G.G. Plantery (1736) recupera l'antico asse decumano, centrato su Palazzo Madama. II
piano è legato al complesso degli altri piani di riplasmazione, ai precedenti piani iuvarriani per Via Milano e per Via
Corte d'Appello (Scheda 17) e al successivo piano alfieriano per piazza Palazzo di Città (scheda 68). II piano per Via
Dora Grossa impone il filo di costruzione, il genere tipologico ('mercantile', a cinque piani con alloggi e botteghe
d'affitto) e la realizzazione di facciate unitarie, isolato per isolato, compresi i risvolti nelle vie laterali. Tali facciate
unitarie (progettate a cura del proprietario che primo decise di ricostruire nell'isolato) costituiscono una rassegna vivace
del gusto architettonico settecentesco torinese; il disegno del basamento di tali facciate, oggi rotto dalle vetrine dei
negozi, si presta ad essere reintegrato, in base agli elementi residui e alla dettagliata documentazione storica.
Parziali,
ex-L.
108911939
V.C., P.S.
ISTITUTO
DI ARCHITETTURA TECNICA, 1968,
vol.
I, pp.
1276
sgg.; V. COMOLI
MANDRACCI,
Torino,
1983,
pp. 73
sgg.
86
Tav.
41
(2A.1.)
PALAllO SCAGLIA DI VERRUA
Via Stampatori 4
Palazzo.
Edificio di valore storico-artistico, ambientale e documentario. Singolare esempio di palazzo realizzato in più tempi, tra
Cinque e Seicento.
A. Solaro, <, Capo e Generale alle Finanze realizzò quivi il suo palazzo fra il 1585 e il 1604. Ampliato e ristrutturato
dagli Scaglia di Verrua per opera dell'arch. G.M. Garabello tra il 1650 e il 1665. Nel 1772 (prog. Ma
rt
inez) i Verrua
realizzarono le case d'affitto adiacenti su Via G
ar
ibaldi e nel 1784 (prog. Perucca) la casa d'affitto adiacente, sull'angolo
tra Via Stampatori e Via Barbaroux.
Parziale,
ex-L.
1089/1939
P.S.
ISTITUTO
DI ARCHITETTURA TECNICA,
1968, pp. 540 sgg.
87
CHIESA E CHIOSTRO DEI SS. MARTIRI - CAPPELLA DEI MERCANTI
Via Garibaldi, Via Botero
Tav.
41
(2.2.1.)
Edifici religiosi.
Edifici religiosi di valore storico-artistico, caratterizzanti l'ambiente di Via Garibaldi.
La chiesa dei SS. Martiri è stata progettata da Pellegrino Tibaldi ed iniziata nel 1577; il coro e la cupola vennero
realizzati ad inizio Settecento. Gli affreschi della volta della chiesa sono stati rifatti dal Vacca (1842-43). 11 corpo
dell'edificio conventuale adiacente su Via Ga
ri
baldi è stato ristrutturato da B. Vittone, Castelli ed altri. La cappella della
Congregazione dei Banchieri e Mercanti, con pregevoli opere d'arte, è state eretta negli ultimi decenni del Seicento.
Es-L.
108911939
P.S.
L.
TAMBURINI,
s.d.,
pp. 269
sgg.,
pp. 41
sgg.,
p. 922.
88
Tav.
41
(2.1.1.)
PALAllO CIGLIANO
Via Barbaroux 28
Palazzo.
Edificio di valore storico-artistico ed ambientale, caratterizzante l'ambiente di Via Barbaroux. È singolare esempio di
palazzo settecentesco per residenza ed affitto, con androne coperto da volta a spicchi.
L'arretramento, leggermente arcuato, della parte centrale della facciata, denuncia la parte centrale del palazzo con
l'androne e il salone. Il motivo è sottolineato dallo
sky-line
del cornicione nello stretto e caratteristico ambiente della via.
Il palazzo è attribuito a G. G. Plantery.
P.S.
ISTITUTO
DI ARCHITETTURA TECNICA,
1968, vol. 1, p. 688; A.
CAVALLARI MURAT,
1957.
298