

« struttura distributiva», « struttura statica ed edili-
zia », « caratteristiche architettonico-compositive
» .
L'indagine morfologica diretta è stata integrata
da una analisi storica, tenendo conto della corri-
spondenza tra caratteristiche degli edifici ed epoche
di realizzazione, per cui il riconoscimento dei tipi
edilizi ha corrisposto quasi sempre alla delimitazio-
ne di determinati periodi storici a cui sono relativi
tipici e comuni modi di costruire, tecniche e impo-
stazioni di gusto architettonico, spesso anche rileva-
bili dall'esame della manualistica d'epoca.
Nell'individuazione tipologica si
è
tenuto inoltre
conto delle norme di regolamentazione edilizia (e
della loro trasformazione nel tempo), dei capitolati
allegati alle lottizzazioni pubbliche e delle prescri-
zioni dei piani regolatori che hanno influito in modo
più o meno sensibile sui modi di costruire.
Allo scopo di rendere più generale la classifica-
zione tipologica, applicabile a scala cittadina, e nel-
lo stesso tempo di renderla di immediata compren-
sione si è cercato di ridurre allo stretto indispensabi-
le il numero di tipi riconosciuti senza però giungere
a generalizzazioni che manchino di selettività. In
tale ottica per tener conto dell'esistenza di edifici
dalle caratteristiche assimilabili ad uno dei tipi rico-
nosciuti, ma presentanti delle varianti che li indivi-
duano in modo specifico (sono edifici spesso presen-
ti solo in certe delimitate zone), si è ritenuto di af-
fiancare alla classificazione generale delle sottoclas-
si subordinate.
Si elencano di seguito i tipi edilizi riconosciuti,
per ognuno dei quali viene riportata una definizione
sintetica allo scopo di individuarne con immediatez-
za le principali caratteristiche, rimandando al capito-
lo
Tipi edilizi [...]
per la descrizione completa dei
relativi caratteri tipizzanti.
Tipo 1: COMPLESSI RESIDENZIALI DI
DISEGNO UNITARIO DELLA METÀ
DELL'OTTOCENTO
Edifici residenziali destinati all'affitto di medio o
elevato decoro oppure ad albergo, spesso porticati,
realizzati su disegno unitario nelle zone interessate
dai piani di ampliamento della città della metà del-
l'Ottocento, quali le case progettate da C. Promis in
Corso Vittorio Emanuele II, Piazza Carlo Felice,
Via Sacchi, Via Nizza, le case all'imbocco di Corso
G. Cesare da Piazza Emanuele Filiberto, il comples-
so di Piazza Statuto, ecc.
Tipo 2: CASE DA REDDITO DELLA
SECONDA METÀ OTTOCENTO
Edifici residenziali destinati all'affitto spesso
ospitanti negozi, realizzati nelle zone di espansione
della città prevalentemente nei decenni dal 1850 al
1880 (edificazione in rispetto del Regolamento Edi-
lizio del 1843 e di quello per l'Ornato del 1862).
Tipo
3: CASE DI
BARRIERA
Edifici residenziali di impostazione economica,
che possono accogliere botteghe e in origine anche
servizi per l'ospitalità legati al territorio (stallaggi,
locande, ricoveri, ecc.), realizzati generalmente
lungo i principali tracciati viari di collegamento tra
la città e il territorio, in prossimità delle porte o delle
barriere della cinta daziaria, anche aggregati a for-
mare sobborghi.
Sono stati edificati prevalentemente a partire dal
terzo-quarto decennio dell'Ottocento con prevalenza
negli anni della seconda metà di tale secolo, e persi-
stono, in quartieri più decentrati, anche nei primi
anni del Novecento.
Tipo
4: CASE DI
BORGATA
Edifici residenziali di piccole dimensioni, co-
stanti e ripetute, di impostazione economica in pro-
prietà e affitto, aggregati linearmente lungo le vie,
realizzati o a seguito di specifiche lottizzazioni ur-
bane private (Borgata Campidoglio) o in zone di
espansione extra cinta della città (Borgata Cenisia,
Via Chiusella, ecc.) a partire dagli anni postunitari,
con prevalente sviluppo nei decenni 1880-1890 e
persistenza anche nel primo decennio del Nove-
cento.
Tipo 5: EDIFICI PER ABITAZIONE DI
FORMAZIONE RURALE
Edifici di civile abitazione ospitanti eventuali
botteghe artigiane, aggregati spesso in nuclei frazio-
nari extraurbani di formazione rurale, localizzati
lungo originari tracciati stradali ed ora inglobati ne-
gli ampliamenti recenti della città.
Tipo 6: CASE DEI LAVANDAI
Edifici destinati, sino ad un recente passato, ad
abitazione ed a luogo di attività dei lavandai a servi-
zio e con raggio di influenza metropolitano, disposti
di regola a pettine rispetto ai canali di adduzione
dell'acqua (« bealere ») e ai percorsi stradali origina-
ri nelle Borgate Barca e Bertolla, costituenti veri e
propri sistemi insediativi realizzati prevalentemente
nella seconda metà dell'Ottocento.
Tipo 7: CASE DELL'INIZIO NOVECENTO
Edifici residenziali pluripiano destinati all'affit-
to, in alcuni casi ospitanti negozi, realizzati in modo
diffuso nelle zone di espansione della città prevalen-
temente nei primi due decenni del Novecento (in
rispetto del Regolamento per l'Ornato e delle Norme
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