

di Igiene del 1900, del Regolamento di Igiene del
prevalentemente tra gli ultimi decenni dell'Ottocen-
1905, del Regolamento Edilizio del 1912).
to e i primi decenni del Novecento.
Tipo 8: CASE DEGLI ANNI VENTI DEL
NOVECENTO
Edifici residenziali pluripiano destinati ad allog-
gi d'affitto di livello medio, raramente ospitanti
anche negozi, realizzati diffusamente nelle zone di
espansione della città prevalentemente nel terzo
decennio del Novecento, con persistenza negli anni
successivi (in rispetto al Regolamento Edilizio del
1912 e alle varianti del 1921 e 1922, e alle varianti
al Regolamento di Igiene del 1926-27-28-29-30-31).
Tipo 9: CASE DEGLI ANNI TRENTA-
QUARANTA DEL NOVECENTO
Edifici residenziali pluripiano destinati all'affit-
to, di livello medio, raramente ospitanti anche nego-
zi, realizzati diffusamente nelle zone di espansione
della città prevalentemente negli anni Trenta e Qua-
ranta del Novecento (in rispetto delle norme del
Regolamento Edilizio del 1913 e successive varianti
e del Regolamento di Igiene del 1926 e successive
varianti).
Tipo 10: CASETTE NOVECENTESCHE DI
PICCOLE DIMENSIONI
Edifici uni o bifamiliari, di piccole dimensioni,
localizzati su lotti in zone periferiche di espansione
della città realizzati prevalentemente nei primi tre
decenni del Novecento.
Tipo 11: CASETTE UNIFAMILIARI DI
MINIME DIMENSIONI
Edifici di abitazione unifamiliari di minime di-
mensioni, localizzati su piccoli lotti in zone periferi-
che di espansione della città, realizzati prevalente-
mente nei primi due-tre decenni del Novecento.
Tipo 12: VILLINI
Edifici residenziali uni o bifamiliari, di piccole
dimensioni, isolati, realizzati su lotti con giardino
prevalentemente nei primi tre decenni del Novecen-
to, formanti anche nuclei omogenei di aggregazio-
ne.
Tipo 13: VILLE (E PALAllINE)
Edifici residenziali uni o plurifamiliari, di medie
dimensioni, isolati, realizzati su lotti con giardino
Tipo 14: EDIFICI RURALI A CORTE
Edifici in origine destinati ad attività rurali e fa-
centi parte del sistema produttivo agricolo del terri-
torio, con caratteristiche edilizie omogenee e ricor-
renti, risalenti prevalentemente al Settecento e alla
prima metà dell'Ottocento, inglobati in più recenti
tessuti urbani di espansione della città, spesso in
condizioni di degradamento fisico e funzionale op-
pure trasformati.
Riguardo ai criteri che hanno presieduto alla
classificazione tipologica esposta si possono riporta-
re alcune considerazioni.
I tipi edilizi individuati rientrano tutti nell'ambi-
to residenziale, tuttavia corrispondono a modi diver-
si di concepire o di realizzare l'edificio di abitazione
e risultano, dal punto di vista edilizio, assai diversi.
Alcuni tipi sono piuttosto particolari, si indivi-
duano in modo evidente per la volumetria ridotta,
con funzione abitativa generalmente uni o bifamilia-
re, e sono: le «casette novecentesche di piccole
dimensioni», le « casette unifamiliari di minime
dimensioni», le « case di borgata » di impostazione
costante e ripetuta. A questi si aggiungano i tipi
«villino» e «villa» che insistono su lotti sistemati a
giardino e spesso sono arretrati dal filo strada, con
volumetrie anch'esse più o meno ridotte. Per i tipi
citati non esistono problemi particolari di individua-
zione, tra l'altro questi edifici nell'arco dei decenni,
in cui hanno avuto prevalente diffusione, non sono
stati interessati da trasformazioni a livello distributi-
vo, statico-strutturale, ecc., tali da stravolgerne le
caratteristiche distintive.
Un secondo gruppo di tipi edilizi è caratterizzato
dal fatto che presentano aspetti tra loro accomunabili
e possono essere considerati come aventi una matri-
ce unica. Diverse caratteristiche degli «edifici di
abitazione di formazione rurale » (quali la volume-
tria, le scale esterne con accesso dal cortile, la di-
stribuzione a ballatoio, ecc.) sono ritrovabili nelle
« case dei lavandai » (che assumono una loro precisa
connotazione prevalentemente in relazione alla fun-
zione svolta) e ancora in molte « case di barriera
che, con collocazione urbanistica particolare, pre-
sentano aspetti edilizi intermedi tra quelli delle più
semplici case rurali e quelli delle più complesse case
da reddito ottocentesche.
Un ultimo gruppo di tipi edilizi può essere con-
siderato come l'insieme di diversi e successivi stadi
dell'evoluzione di uno stesso concetto base: l'edifi-
cio pluripiano da reddito. Infatti le « case da reddito
della seconda metà dell'Ottocento», le « case dell'i-
nizio Novecento», le «case degli anni Venti del
Novecento » e le « case degli anni Trenta-Quaranta
del Novecento» corrispondono, a grandi linee, alle
fasi della trasformazione dell'edificio pluripiano,
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