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Page Background

vietata la posizione del

mini An muri su stra-

da o

pAazza

Iato minimo deI cortile

almeno uguale all'alte,

a degli edifici che lo

circondano

obbligo deI cornicione

In muratura su strada \

la presenza di abbaini

.^

fissata dal plani dl

ampi lamento

almeno un pozzo e una

latrina per edifAcIo

balcooi solamente in pie

—r

tra u mensole con

ghiera metallica o baia

astra

pluv tal I

Incassati

neA —

ro

per almeno 3 m

da terra

altezza minima da terra

deI balconi 5 m ( se di

sporto superiore a 25

cm )

di ampliamento

J

finestre dellec antine

verticalmente nel muro

di fabbrica

obbligo di intonacare e

tinteggiare le facciate

vietate le bussole e le

I

latrine sistemate nelle

fronti su vIa pubblica

vietate le scale di ac-

cesso sistemate nelle

fronti su via pubblica

L vietate le intercapedini

o risane tra le case

obbligo dl sostituire en

tro 3 anni con cornici°

ni le "panlalere

n

in le-

gno esistenti

latrine aerate interne o

esterne non poste sulle

testale dell'edificio vi-

sibili dalle vie pubbli-

che

1\

t \

altezze minima da terre

dei balconi 4 m Ise con

j

'

sporto sup. a 25 cm) o —^

\

0

1

a 25 se di

sporto in,

V

f

\^ t1'

/

/

.^

h

die00/

altezza minima interna —

3.00m (0 centro volta)

2.75m (neI solai piani)

L possibilità di realizza-

i

e bassi fabbricati di

altezze inferiore a 6.50

m (purché i Iati deI

cortile risultino almeno

di 8.60 m)

L

-

area cortile superiore a

1/4 dell'area delle fron

che vi prospettano

con una superficie mini

ma di 144 mq

altezza h dell'edificio --

in funzione della lar

ghezza della via:

h2 21m se 11 A8m

ht 18m se izmi8 m

h2 16m se A

f;

12m

R.E.1912: possibilità di

realizzare bassi fabbri-

cati di altezza inferiore

a 4.50 m su 1/3 della

area regolamentare deA

cortile (purché rimanga

o disponibili almeno

144 mq con lati minimi

10 m )

R.O.-N.1.1900: una la

trina

aerata

per ognI

alloggio non aperta su

c re di abitazione e

non In bussole, tollera

_

le le latrine aperte su

scala

R.O-N.I.1900:

latrina in bussola isola

te sul balconi

8.1.1926: avancorpo --

torre che pemette le la

trine esterne sporgenti

altrimenti vietate

sono accettate le latri-

ne "doppie'

.

(accoppiate

una accessibile dall'e-

sterno,una dall'Interno)

Schema esemplificativo delle norme deA REGOLAMENTO EDILIZIO di

TORINO - 1.3

Schema esemplificativo delle norme deA REGOLAMENTO PER L'ORNATO E LA POLIZIA EDILIZIA 1862

( norme modificate o in pAù rispetto al

R.E.1843 )

gl - Schemi esemplificativi delle principali prescrizioni regolamentari che hanno influito sulle caratteristiche degli edifici residenziali e sulla loro

trasformazione tipologica a partire dal primo organico regolamento edilizio di Torino (1843) sino alla Seconda Guerra Mondiale. Nelle figure sono

evidenziate le principali prescrizioni def Regolamento Edilizio 1843; del Regolamento per l'Ornato e la polizia edilizia 1862; del Regolamento per

l'Ornato e Norme di Igiene 1900, del Regolamento di Igiene 1905, del Regolamento Edilizio 1912; delle varianti al Regolamento Edilizio 1921-22,

del Regolamento di Igiene 1926 e sue varianti 1927-28-29-30-31.

Come si può notare le disposizioni regolamentari hanno vincolato molte caratteristiche edilizie, dalla volumetria complessiva (altezza

fronti, dimensione cortili, ecc.) agli aspetti distributivi (accessi, scale, ecc.) e a quelli prettamente costruttivi (materiali utilizzati per i balconi, i

cornicioni, ecc.).

Schema esemplificativo delle no rme deI REGOLAMENTO PER L'ORNATO e NORME DI IGIENE 1900,

REGOLAMENTO DI IGIENE 1905, REGOLAMENTO EDILIZIO 1912 (norme modificate o in pIù rispetto

ai regolamenti precedenti)

Schema esemplificativo delle norme delle VARIANTI AL REGOLAMENTO EOIL!ZIO 1921-22, deA RECO

LAMENTO DI IGIENE 1926

e

sue VARIANTI 1927-28-29-30-31

R.E.1912: possibilità di

realizzare "pieni arre-

za

trali"

/

R.O.-N.1.1900: scale a

rate direttamente

R.E.1912: sporto -

imo di bovindi e balco

ni 1.60 m e comunque

inferiore a A/10 della

larghezza della via

}--- R.O.-N.A.1900: area c

7l

I — — file almeno 1/3 tlella

superficie deA lotto e

superiore a 1/4 delle

rea delle fronti pro-

spettanti

V.R.E.1921: si può rea-

lizzare un piano in più

rispetto al R.E.1913 con

un massimo di 7 piani

V.R.E.1922: l'altezza e-

dificabile é 1/10 in più I

rispetto a quella deter-

minata dal R.E.1913 con

un massimo di 25 m

V.R.A.1928: si può edi-

ficare 7 piani con altez

za massima 27.50

m

io

vie di 1>30 m

V.R.1.1929: si può edi- —L-

ficare 7 piani con altez

za massima 27.. m in

vie di027 m

V.R.E.1922: modifica

(pIù permissiva) neA cri

tarlo per la reellzzazio_

ne deI plani arretrali

R.E.1912: altezza mini-

ma di bovindi e balco-

ni 4.25 m alla lastra

^)

e 3.50 m ai modiglioni

/

/

/

8.1.1905: obbligo dello

/

Ingresso carraio ad e

difici di fronte saperlo

re a 14 re

/

/

/

R.0.-N.1.1900: altezza

R.E.1912: altezza h deI

h dell'edificio pari

l'edificio :

1,5 volte le larghezza A

se 1,12.40m h= 1,5 I

della vi

on h m -

se 1>12.40m h=14,5m•1/3

siine 22 m e numero pia

altezza massima 25 m e

i

numero piani m

5 se 1,17.50 m

6 se 1,26m

4 se 17.50m>1311.50m

5•arr. se 26m >AS18m

3 se 11.50m>1$6.50m

5

se 18m01>15m

2 se 1,6.50m

4.sol, se 1.0 1 )11 m

3•soff. se Alm>I>

Bm

R.1.1905: numero piani

2•arr. se 8m)1

) 6m

6 se A via> 35.00m

2 se 1<6m

R.1.1926:

ogni

alloggio

deve avere una cucina

con lavello e acqua po-

tabile, una latrine ae-

rata (non aperta su lo-

cali di abitazione)

r — —

V.R.1.1930: ogni allog-

gio deve avere una pro

prla latrina con acces-

so dall'interno

altezza e numero piani

sono fissati dai plani

— —

V.R.1.1930-31: ognI sl-

loggio deve avere

proprio accesso diretto

da pianerottolo di scala

e relativa entrata