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I MARMI SCRITTI DI TORINO E SUBURBIO
morire il Principe di Piemonte Francesco Giacinto, allora
erede presuntivo. Ora, in grazia di quel successo, il favore
chiesto avrebbe accomodato meglio le domestiche bisogne.
E l'arcivescovo non frapponeva incagli ned alcun veto, tanto
più che il Duca prometteva di altrimenti risarcire ogni danno,
purchè ne conferisse col Capitolo metropolitano. Al quale,
ragunato nella sagrestia sua propria, il Duca mandava
il
suo
segretario Novellino, che fattane a suo nome richiesta, ne
otteneva
il
pieno assenso. Ma quella contesa indusse Vittorio
Amedeo a chiudere quella sua lettera al d'Agliè 'con queste
parole:
« • • •
Onde vedete con quali arti il nunzio va pro–
«
curando darci materia di sentimento e far sempre più
«
conoscere
il
suo mal talento. E certo se avesse a durare
<r
più a lungo, non sappiamo come potressimo contenerci
«
con siffatti spropositi .••
»
(I).
E facendo ritorno alla struttura di questo campanile, giova
avvertire che l'opera era incompiuta; ma a compierla ben
intendeva di provvedervi Vittorio Amedeo II, che incaricava
il cavaliere abate don Filippo ]uvara (o
]uvarra,
secondo
l'ortografia che alcuni dicono conforme al vero), di darvi un
disegno; e l'illustre siciliano compilava una ben acconcia istru–
zione all'uopo. Le colonne del campanile dovevano essere di
pietra di Gassino, collo zoccolo, colla base e col capitello di
ordine jonico. Il capitello doveva essere ben intagliato
« .•.
e
Il
ricacciato con oscuri ben profondi acciò faccia spicco da lon–
(I
tano e' siano tutte quattro di un sol pezzo ...
».
I candel–
lieri da scolpirsi sovra dette colonne per fare quasi quattro
piramidi, dovevano essere della stessa pietra. I finestroni dove–
vano avere quattro balaustrate. E fin qui l'opera fu eseguita,
come 'si vede; ma essa rimase indi interrotta, nè mai più
si pensò a compierla second,o il disegno, che recava
« •.•
una
«
piramide coperta di piombo d'ordinaria grossezza .
~
. e
«
secondo la figura che farà il disegno ... La palla sarà di
(I)
Archivio di Stato '- Roma -
Lettere ministri.