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1 MARMI SCRITTI DI TORINO E SUBURBIO

ed arcivescovo di Torino, Domenico Della Rovere dei signori

di Vinovo. Senza insinuarci in discussioni architettoniche,

ne Dasterà d'avvertire che pende divisa fra gli architetti ed

archeologi la questione sull'autore del disegno dell'edificio

ricostrutto dal cardinale Della Rovere.

Due profondi cultori degli studi archeologici ed architet–

tonici, Luigi Canina e Carlo Promis, tennero diversa sen–

tenza, facendone autore,

il

primo, quel Meo del Caprino da

Settignano (Toscana), che ne fu l'esecutore, attribuendone

il secondo l'opera a Baccio Pontelli, architetto di Sisto IV.

Non

è

il caso di correre qui tale arringo: ma io, sebbene

profano, opino tuttavia che siano convincenti le ragioni addotte

dal compianto architetto maggiore Angelo Angelucci

(I),

che

si associerebbe all' opinione del Canina.

La pietra fondamentale fu posta

il

22

luglio 1491 dalla

duchessa Bianca, vedova del duca Carlo I, la quale forni

anche qualche sussidio, e l'anno seguente fece odono di una

grande statua di cera. Ma i lavori non furono compiuti che

nel 1498. E sull'alto della pQrta, nella facciata, fu posta a

ricordo questa lapide:

Johanni Baptistae praecvrsori

Dominicvs Rvvere Tavrinensis praesvl

In S. R. Ecclesiae Cardino titvlo Sancti

Clementis a Sixto IV Pontif. maximo

Adlectvs basilicam sitv vetvst :

Atqve labentem a fvndamentis demolitam

Avgvstiore ornatv pie

Religioseqve ad patriae decvs et

Reip. Christianae honestamentvm

Illvstribvs Sab. Dvcibvs

Joanne Karolo Amedeo et BIanca eivs matre

Tvtriceqve rempvblicam aecqvo ivre administrantibvs

Erexit et Philiberto II Dvce

Ibid Borentiss. ivstissimoqve dedicatam absolvit

Anno Salvtis MCCCCXCVllI.

(~)

Relazione dell'ingresso della infanta Catterina d'Austria

in

Torino

nel 1585. -

Miscellanea

dI

storia italiana,

tomo XV.