

S. GIOVANNI
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rame, ben tonda. con un'armatura di ferro, come anche
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la croce sarà di ferro secondo il disegno; e il tutto sarà
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messo a oro a mordente, come anche la bandolera che fa
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svolazzo ...
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Seguiva poscia l'appalto dell' opera mura–
toria e della cupola il 19 maggio 1722, nella casa del far–
macista Anglesio, abitata dal conte e presidente patrimoniale
Giambattista Gropello di Borgone, con intervento dell'Juvara,
del maestro uditore della Camera dei Conti Ponte, e del-
. l'avvocato Perno, sostituito del Procuratore generale
(I).
Se mai col tempo si risol vesse dal Corpo al quale ciò spetta
di compiere un'opera che gioverebbe al certo ad abbellire
la nostra città (poichè la vaga piramide sormontata da palla
di bronzo colla croce farebbe un bell'aspetto e dai colli, e
dalle circonvicine pianure, e dalla piazza Castello ed adiacenze),
non si avrebbe che a consultare l'atto, a cui conferisce pregio
e valore l'ingegno dell'Juvara che ne fu l'autore.
Pochi anni prima, cioè nel 1714, lo stesso munifico prin–
cipe aveva provvisto alla pavimentazione dello stesso tempio
e ad altre opere, come le invetriate del medesimo. Ancor qui
egli si dirigeva al migliore, atto a dirigere l'opera, qual era
il
noto ingegnere del celebre assedio di Torino, Antonio
Bertola. Si adoperarono quadrelli di marmo di Foresto e di
Sarizzo a fasce bianche e bigie a striscie rosso. Alla cupola
veniva levata la balaustrata che era mezzo ruinata, sosti–
tuendola colla ringhiera di ferro a rabeschi, che è quella
attuale. Cosl pure si eseguivano le nuove invetriate secondo
i precetti dell'illustre ingegnere Bertola.
Vinceva la gara per l'esecuzione del pavimento al prezzo
di
L.
9435, Agostino Menafoglio
(2).
Queste notizie ci hanno fatto interrompere un momento
la narrazione: quindi diremo che l'odierna cattedrale fu
surrogata alle tre antiche chiese dal cardinale di S. Clemente
(I) Archivio di Stato -
Se:{ione Camerale: contratti.
(2)
Ib.
I.
c.