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MARMI SCRITTI DI TORINO E SUBURBIO
pitafio posto a lato sinistro della balaustra dell'altare mag–
g iore, or ripetuto in moderna lapide: '
D. O. M.
D. Fer di na ndo de Marsin
Franciae marescallo
Svprel11i Galliae Ordinis eqviti torqvato
Valentinarvm Gvbernatori
Qvo in loco
Dic VII septel11bris A. D. MDCCVI
Inter svorvm cladem et fvgam
Exercitvm victorial11 vita11l amisit
Aeternvm in hoc tvmvlo monvmentvm.
E qui trattandosi di fatti che potrebbero sott'altri rispetti
rinnovarsi, credo bene di riportare quanto in proposito scrisse
Luigi Cibrario in riguardo della violazione che subl la tomba
del disgraziato maresciallo francese ..... « Se mai vi fu monu–
mento degno di rispetto, queste fu sicuramente, testimonio
di una delle maggiori nostre glorie. Pure non so qual mano
barbara e stolta disfece il sepolcro, trasferl le ossa nella cap–
pella di S. Antonio coprendole con angusta pietra che dice:
De Marchin
falsando in tal guisa la data, l'ortografia del nome e il
criterio di chi legge, in modo da far credere che si tratti
di qualche giacobino contemporaneo di Marat e di Robespierre
o al più di qualche emigrato. Sulle pareti laterali della cap–
pella è stata più moderatamente ripetuta l'antica iscnzlOne
che abbiamo riferita, conservando l'errore di data e la falsa
ortografia di
Marchin
in .luogo di
Marsin.
Merita gran compassione
il
tenue intelletto di coloro che
si pensano disfar la storia disfacendo i monumenti, o alte–
randoli. E merita gran biasimo la facilità con cui da gente
improvvida o ignorante o codarda si manomettono o si mu-




