

MADONNA DEL PILONE
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r
nica sua figlia,
(I)
l11useo di belle arti, e nobilitato in questi
ultimi tempi dal soggiorno fattovi dalla marchesa Giulia Fa–
letti di Barolo nata Colbert, che vi diè pure ospitalità a
Silvio Pellico.
Anche la chiesa della Madonna di Campagna contiene
qualche buon quadro, fra i quali uno attribuito al Molineri
di Savigliano.
II.
MADONNA DEL PILONE
Da un pilone o tabernacolo che aveva dipinta la B. V.
Annunziata dall'Angelo; e che il parroco Gaetano Bologna
nelle sue
storiche
e
fedeli notizie spettanti al santuario parroc–
chiale della Madonna del pilolle presso Torino
-
1816 -
ci
afferma esistente sin dal 1589, ebbe origine questa chiesa,
situata lunghesso la destra sponda del Po a lato della grande
strada che da Torino accenna a Soperga.
Essa fu eretta, dacchè nel 1644 un fatto prodigioso vi si
manifestò nel momento che una cotale Margherita Molar da
Mombadone, abitante in Torino recatasi a far macinare fru–
mento nei molini sul Po detti delle catene conducendo seco
una sua figliastra del.1o stesso nome, e soltanto undicenne,
non badò che costei cadesse, travolta fra le onde spumanti
(l)
Elena Metilde, avuta da Anna Costanza d'Oria del Maro, andata
sposa al marchese Gerolamo Faletti di Castagnole vicerè di Sardegna ecc..
In grazia della stranezza del padre costei fu infelicissima, ed
il
Soleri nel
prezioso suo diario manoscritto all'anno
1700
ci racconta che ......
«
essen–
dovi molta neve in terra ed il giorno stato tutto umido si
è
gettata ab–
basso da una finestra del primo piano del palazzo di monsù Druent una
sua figliuola moglie del signor marchese di Castagnole in camigia non a–
vendo vissuto più di un quarto d'ora, e questo a causa che detto
monsù
di Druent non voleva che la medesima andasse a coabitare con
il
detto
signor marchese di Castagnole..
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»