

IL MONTE DEI CAPPUCCINI
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Come ad altri dei benefattori di questa chiesa fu posta
nella sagrestia quest'epigrafe a D. Giuseppe Simeone Donadio
canonico anziano; poi primi cerio del Capitolo metropolitano,
che mori nel 1786 di
72
anni, e che con quella del Sacco
è l'unica epigrafe ancor rimasta.
Tosepho Simeoni Donadeo
Domo Draconeriensi
Metrop: ecci. can.
o
primicerio
Maioris Nosocomii ac Fani hvivs
Iampridem cvratori .
Viro integritatc consilio fortitvdine
et eximia in Deip. Virginem religione
Spectatissimo
Qvod templvm hoc idem sacerdote
Altero
Ad novm decvs et pvblica commoda
Ex re sva moriens avxerit
P.
Natvrae concessit v Kal Jan. MDCCLXXXVI
Anno nativitatis
FF. LXXII.
III.
MONTE DEI CAPPUCCINI
L'introduzione dei cappuccini in Piemonte è dovuta a
Carlo Emanuele I, che cominciò a valersene per le missioni
delle valli pinerolesi; ed a poco a poco sorsero i conventi
di Chieri di Carmagnola, di Rivoli, di Vigone, di Lanzo, di
Avigliana ecc., e come testè dicemmo, essi già abitavano quel
della Madonna di Campagna.
Sul vago poggio, che dispiccato dai circostanti colli, tor–
reggia presso al ponte medio
(1)
sul Po, denominato per
(I)
Che meritamente, e forse con miglior ragione della denominazione
data ad altri ponti si potrebbe battezzare
Napoleone I
a ricordanza di Colui
che era capace di agire di sna spontanea volontà, ned nso a ricevere sol–
tanto l'imbeccata d'altri; e sapeva poi a suo tempo fare e disfare ponti ed
altre cose di ben maggior momento.