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IL MONTE DEI CAPPUCCINI

355

Come ad altri dei benefattori di questa chiesa fu posta

nella sagrestia quest'epigrafe a D. Giuseppe Simeone Donadio

canonico anziano; poi primi cerio del Capitolo metropolitano,

che mori nel 1786 di

72

anni, e che con quella del Sacco

è l'unica epigrafe ancor rimasta.

Tosepho Simeoni Donadeo

Domo Draconeriensi

Metrop: ecci. can.

o

primicerio

Maioris Nosocomii ac Fani hvivs

Iampridem cvratori .

Viro integritatc consilio fortitvdine

et eximia in Deip. Virginem religione

Spectatissimo

Qvod templvm hoc idem sacerdote

Altero

Ad novm decvs et pvblica commoda

Ex re sva moriens avxerit

P.

Natvrae concessit v Kal Jan. MDCCLXXXVI

Anno nativitatis

FF. LXXII.

III.

MONTE DEI CAPPUCCINI

L'introduzione dei cappuccini in Piemonte è dovuta a

Carlo Emanuele I, che cominciò a valersene per le missioni

delle valli pinerolesi; ed a poco a poco sorsero i conventi

di Chieri di Carmagnola, di Rivoli, di Vigone, di Lanzo, di

Avigliana ecc., e come testè dicemmo, essi già abitavano quel

della Madonna di Campagna.

Sul vago poggio, che dispiccato dai circostanti colli, tor–

reggia presso al ponte medio

(1)

sul Po, denominato per

(I)

Che meritamente, e forse con miglior ragione della denominazione

data ad altri ponti si potrebbe battezzare

Napoleone I

a ricordanza di Colui

che era capace di agire di sna spontanea volontà, ned nso a ricevere sol–

tanto l'imbeccata d'altri; e sapeva poi a suo tempo fare e disfare ponti ed

altre cose di ben maggior momento.