Table of Contents Table of Contents
Previous Page  374 / 405 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 374 / 405 Next Page
Page Background

3 56

I MARMI SqUTTI DI TORTNO E SUBURBIO

antonomasia

il

Monte,

e già antico forte, infeudato poi alle

famiglie dei Maletti e degli Scaravelli, nel 1585 veniva pian–

tata la croce, preludio dell'erezione del primo cenobio cap–

puccinesco in Torino. Esso fu aperto nel 1590, ed eretto sul

\

disegno del sovra menzionato ingegnere Orvietano Ascanio

Vittozzi. Già nel

1622

era ivi sepolto

il

padre Cherubino di

Moriana, fondatore della casa di Thonon, e 11l1SSlOnario ze–

lante coll'illustre apostolo della Savoia, S. Francesco di

Sales.

Questa chiesa è monum.ento della pia beneficenza dei duchi

di Savoia, a cominciare da Carlo Emanuele I sino al Re

Carlo Alberto. Vi dipinsero Pier Francesco Mazzuchelli detto

il

Morazzone, Giambattista Crespi,

il

Moncalvo ecc. e lo

scultore Stefano Maria Clemepte vi scolpi quattro statue.

Alla consacrazione della chiesa, seguita il

22

ottobre

1622

volle intervenire colla Corte l'abbastanza nota e cervellotica

Regina Cristina, abdicataria di Svezia; e con frequenza vi si

recarono i nostri principi in varie occasioni.

Come punto strategico

il

Monte dei Cappuccini fu preso

di mira in varie fazioni guerresche; fra le quali merita di

essere accennata quella dell'anno 1640, avvenuta al tempo

delle note guerre civili del Piemonte, la cui eco si ripercuote

ai giorni nostri ancora in llna pia funzione istituitasi da

pochi anni, nel giorno anniversario del fatto successo, che

fu

il

12

maggio. E nessuna

migl~or

guida

ci

può offrire altri

fuorchè l'autore del diario di quell'assedio, pubblicato dal ba–

rone A. Manno

(I)'

Essendosi i francesi impadroniti di un fortino

costrutto al Monte, diedero l'assalto al convento

«

non per–

donando ne anche alli padri cappuccini i quali con croci in

mano pregavano li francesi a non usare tanta barbarie,

bastandoli di farli prigionieri: doi de' detti padri uccisero e

spogliarono

il

monastero sino delli abiti ruvidi dè poveri

(l)

Miscellanea di storia italiana T. XXIV.