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I MARMI SqUTTI DI TORTNO E SUBURBIO
antonomasia
il
Monte,
e già antico forte, infeudato poi alle
famiglie dei Maletti e degli Scaravelli, nel 1585 veniva pian–
tata la croce, preludio dell'erezione del primo cenobio cap–
puccinesco in Torino. Esso fu aperto nel 1590, ed eretto sul
\
disegno del sovra menzionato ingegnere Orvietano Ascanio
Vittozzi. Già nel
1622
era ivi sepolto
il
padre Cherubino di
Moriana, fondatore della casa di Thonon, e 11l1SSlOnario ze–
lante coll'illustre apostolo della Savoia, S. Francesco di
Sales.
Questa chiesa è monum.ento della pia beneficenza dei duchi
di Savoia, a cominciare da Carlo Emanuele I sino al Re
Carlo Alberto. Vi dipinsero Pier Francesco Mazzuchelli detto
il
Morazzone, Giambattista Crespi,
il
Moncalvo ecc. e lo
scultore Stefano Maria Clemepte vi scolpi quattro statue.
Alla consacrazione della chiesa, seguita il
22
ottobre
1622
volle intervenire colla Corte l'abbastanza nota e cervellotica
Regina Cristina, abdicataria di Svezia; e con frequenza vi si
recarono i nostri principi in varie occasioni.
Come punto strategico
il
Monte dei Cappuccini fu preso
di mira in varie fazioni guerresche; fra le quali merita di
essere accennata quella dell'anno 1640, avvenuta al tempo
delle note guerre civili del Piemonte, la cui eco si ripercuote
ai giorni nostri ancora in llna pia funzione istituitasi da
pochi anni, nel giorno anniversario del fatto successo, che
fu
il
12
maggio. E nessuna
migl~or
guida
ci
può offrire altri
fuorchè l'autore del diario di quell'assedio, pubblicato dal ba–
rone A. Manno
(I)'
Essendosi i francesi impadroniti di un fortino
costrutto al Monte, diedero l'assalto al convento
«
non per–
donando ne anche alli padri cappuccini i quali con croci in
mano pregavano li francesi a non usare tanta barbarie,
bastandoli di farli prigionieri: doi de' detti padri uccisero e
spogliarono
il
monastero sino delli abiti ruvidi dè poveri
(l)
Miscellanea di storia italiana T. XXIV.