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Collegio poteva disporre sugli annui risparmi. da distri–
buirsi ai collegiali più segnalati per lodevoli titoli. Tali
premi consistevano talvolta in opere scientifiche o letterarie,
ma
il
più
sovente in una medaglia d'argento, o bronzo del
diametro di millim. cinquanta, portanti da un lato in mezzo
ad una corona d'alloro la leggenda:
Moribus , studio, ae
Diliqeniia,
dall'altro quella di:
Ii eqiun:
Prouinciarum
Co1–
leqium,
all'intorno, ed in mezzo
il
nome dell'alunno pre–
miato, col millesimo. La distribuzione di queste medaglie
era una funzione solenne pel Collegio, alla quale prendevano
parte le principali Autorità del Paese ed erano i nomi dei
premiati registrati in apposito catalogo, notificati al Mi–
nistro 'della Pubblica Istruzione e stampati nella Gazzetta
ufficiale del Regno .
Nè obliando
il
Novelli quanto in una casa di istruzione
e di educazione siano essenziali i vantaggi mat eriali al con–
seguimento dei morali , veruna cura era da lui negletta,
acciocchè anche da questo' lato le ragionevoli esigenze dei
giovani e dei loro genitori avessero ad essere
il
meglio pos–
sibil e appagate; onde
è
che mentre
il
Collegio già si tro–
vava stabilito in un fabbricato di cui, come giustamente
affermava la Commissione Esecutiva del Pi emonte nell'as–
segnarglielo nel l 01, non ne esisteva in Torino di più ap–
propriato con sale di studio, di refettorio, di ricreazione vaste,
con dormito
l'ii
spaziosi e salubri, i giovani godevano ancora
in esso di un vitto ottimo ed abbondante (l) , vi t rovavano
di che potersi eser citare e divertire insieme nella ginnastica,
nella scherma, nella musica, nel ballo, nel trucco ed altri
divertimenti di minor dispendio, a loro disposizione vi stava
infine aperta una biblioteca di quindi cimila e più volumi,
oltre alcuni giorna li, alla quale più tardi si agg iunse un
gabinett o di chimica, dono del prof. cav. Giovanni Lorenzo
( I) Consisteva il vitto dei giovani collegiali in:
Colazione
-
Carrè e latte e pane a volontà.
Pranzo
-
l\Iinestra e pane a petizione, 3 pietanze, frulla e cacio,
e 112 litro di vino.
Cella
-
Minestr a, una pietanza, frulla e I
[1
di litro di vino.