Table of Contents Table of Contents
Previous Page  1056 / 1769 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 1056 / 1769 Next Page
Page Background

A CACCIA DI “ RECORDS

Anzitutto... la giornata aviatoria avveniva a pochi

giorni di distanza dal primo esperimento aereonautico

compiuto a Monza dal Landriani (15 novembre 1783);

secondariamente poi, il popolo di Torino era chia­

mato - per la prima volta - a vedere cogli occhi

quanto solo la fama, le chiacchiere e le notizie, gli

avevan turbato il cuore e la mente.

Il libretto che doveva eternare l'ascensione por­

tava per titolo: Relazione della prova fatta per la prima

volta m Torino gli II dicembre 1783 della Macchina

Aerostatica del signor di Montgolfier. In Genova per il

Casamara con licenza de' Superiori. M.D.CCLXXXIII,

e narrava per filo e per segno i preparativi, i dati

del pallone, il recupero del pallone, la frenesia dei

torinesi prima attoniti e poi festanti.

Il pallone, costruito in battiloro, e cioè con budella

di bue specialmente preparate (quanta pena per

metterle assieme!), aveva l’altezza di un metro ed

un diametro di 64 centimetri. Riempito di idrogeno

pesava 3once e 2grosse, ed era trattenuto a stento (!!)

in quella Piazza d'Armi che in quel tempo si trovava

fuori Porta Susa. Finanziatore dell’impresa era stato

il Barone di Choiseul, ambasciatoredi Francia, mentre il

Cavaiier Lemanon, il Cavaiier Napioneed il Dottor Bon-

voitin ne avevano promossa e curata la parte tecnica

ed organizzativa. Artefice, un certo Monsieur Ours.

Non doveva essere un inverno eccessivamente

rigido se il termometro, in quella mattinata di di­

cembre, in piena campagna, segnava 4° Réaumur

sopra zero, ma più interessante è constatare di quale

diligenza fossero allora permeati questi pionieri dei

moderni tecnici ed aereologici nostri, se avevano

pensato di fissare - per la storia - anche il dato non

indifferente della temperatura.

Gran folla, come è facile immaginare.

Popolo ed aristocrazia e gli stessi governanti di

allora: la Principessa di Carignano Giuseppina Teresa

vedova di Vittorio Amedeo; il Duca di Chiablese,

Benedetto, fratello der Re; la Duchessa di Chiablese,

Maria. Alla presenza di «tutta Torino» gli ideatori

del volo legano alla navicella un dispaccio nel quale,

come dice la relazione. « pregavasi la persona che lo

troverebbe di porgerne avviso al sig. di Choiseul ».

La partenza è data, il pallone balza alla conquista

dei venti e la posta aerea funzionava così, per la prima

volta, in Torino l'H dicembre 1783, esattamente

alle 1 e 44 minuti... con partenza dall'aeroporto di

Piazza Susina, auspice ed acclamante popolo e re!

Le Regie Poste assolsero bene, anche per le vie

dell'aria, il loro dovere!

Infatti il messaggio venne raccolto dal signor

Beccaria, capitano di cavalleria, che in tal modo - per

la delizia dei raccoglitori di primati - fu il primo uomo

che ricevette la prima posta affidata agli spazi inviolati!

Un messo del privilegiato mortale giunse il giorno

dopo all'Ambasciata di Francia con uno scritto del

padrone che avvisava essere l'aerostato sceso alle

ore tre del pomeriggio di quel memorando undici

dicembre, alla Giletta dove esistevano le scuderie

della razza dei cavalli del Re, distante una trentina

di chilometri dalla capitale. Il pallone, come osserva

la citata. Relazione, prima aveva vagato per ben tre

ore oltre Soperga ed oltre Rivoli, a grande altezza,

tenendo vittoriosamente testa all’infido elemento e

coprendo molte miglia nel percorso.

Nessun libro dei conti ci dice quanto abbia gra­

vato sul bilancio dell'Ambasciatore di Francia la

prima ascensione torinese. A noi è sufficiente il

ricordo ed il vanto di quella Torino aeronautica che

fu alla testa di tutte le innovazioni, come lo fu, ai pri­

mordi dell automobilismo e dell’aviazione, tanto da

esserne chiamata l’italica culla.

Torino, parente di quella romana, antichissima,

vicina città d'industria, di cui ne assorbì il commercio

trasfondendone negli abitanti le qualità che il nome

indicava; ad esempio, ad incitamento, ad emulazione

per il primato più nobile, per il titolo più ambito

per il quale essa corre nel mondo come industriosa

per eccellenza fra le città italiane...

Per le nuove glorie, per nuove imprese...

GIUSCPFC OLIVINO