DENTISTI ED EMPIRICI NEL SETTECENTO TORINESE
cofanetto, già vuotato delle boccette
con gli odontalgici, e degli strumenti
vart da estrazione (pellicani, chiavi
inglesi, leve). Il tutto ben allineato
e pronto per l’uso. Dietro il tavolo
un lungo bastone regge il variopinto
cartello col ritratto dell'operatore,
e parole che decantano le sue virtù
nell’arte dentaria; in altri cartelli si
sono notati simboli vari: sole, astri,
uccelli, ed in altri ancora rozze fi
gure anatomiche.
L’imparruccato operatore con
giubbone a colori vivaci e gallonato,
talvolta adorno d'una collana di
denti, ha sul palco l'aspetto d'un
dominatore sicuro sempre del fatto
suo (— " Signori, io guarisco i sol
dati per cortesia, i poveri per amore
di Dio, ed i ricchi mercanti per
moneta ” —), e pronto a rispondere
con arguzia alle domande intempe
stive ed imbarazzanti rivoltegli dal
pubblico. Lo coadiuvano buffoni, ma
schere o servitori che vendono spe
cifici e suonano la tromba, la mandola od il violino,
per distrarre rumorosamente a tempo opportuno il
pubblico, e meglio dell'incantatore di serpenti o della
scimmietta che imita fedelmente il padrone durante
gli atti chirurgici.
La forma del cofano, ricoperto di stoffa per lo più
rossa, è a coperchio curvo o piatto.
Il paziente veniva seduto su di una sedia o di uno
sgabello, sovente sul tavolato stesso ed a gambe
penzoloni.
professional*
Pubblicazioni odontologiche
È curioso e non privo d'interesse l'evolversi delle
disposizioni odontologiche attraverso le Costituzioni
universitarie.
Sappiamo che i Duchi ed i Re di Casa Savoia mi
gliorarono, protessero ed elargirono privilegi allo
Studio di Torino (fig. 12) con
Ordinamenti
durante
gli anni 1448, 1534, 1612, 1659 (14),
Costituzioni
(25 ott. 1720).
addizioni o siano aggiunte fatte die
Regie Costituzioni
(20 ott. 1721),
Ordine di S.S.R.M.
concernente /'Università degli Studi
(1724),
Costitu
zioni di
S.
Maestà
(1729) (15). Solamente con questa
data troviamo notizie che riguardano nella totalità
la classe sanitaria: dal più alto grado accademico
all'empirico da piazza.
Fra le annotazioni riportate a mano, su pagine in
bianco già precedentemente allegate per aggiunte,
ad un volume dei Regolamenti del Magistrato delia
Riforma
(1729). esistente presso la Biblioteca Nazio
nale (16). leggiamo disposizioni circa " la licenza
agH
empirici, o Ciarlatani
par la
distribuzione
da’ loro
Fig. 12. •
(Per concessione de/ Rettore prof. Pivano)
rimedj ” , per " l'aprovazione de' cerusici ” e " de’
cerusici barbieri ” , ** per l'esame de' Litotomi, occu-
listi, ed empirici, che curano rotture, e slogamenti...
Non compare ancora la denominazione •* Dentista ” ,
ma s’intuisce che fra queste categorie di persone
esercenti l'arte del risanare, e di cui alcune senza
obbligo di speciali corsi preparatort, doveva essere
compreso colui che s'interessava delle malattie dei
denti.
Occorre osservare che si giunge ad un titolo uffi
cialmente riconosciuto iniziando da semplici disposi
zioni amministrative (distribuzione rimedi) e da
esami,sufficenti pergarantire lacapacitàprofessionale,
a coloro che si dedicavano alle branche minori detta
chirurgia (cerusici barbieri, flebotomi, litotomi, ocu
listi, ortopedici, empirici), e talvolta la medesima
persona ne praticava varie contemporaneamente
(vedi Regolamenti 1729 ed elenco 1734).
Le
Costituzioni di Sua Maestà per
/*Università di
Torino
(1772) approvate da Carlo Emanuele III (1701-
1773) apportano precise disposizioni circa gli esami
ai litotomi, dentisti, oculisti, ecc. (17).
Trattasi nondi corsi regolari comepergli studenti
in medicinaod in chirurgia, madi esami della durata
di un'ora nella branca dentistica, particolarmente
chirurgica, essendo gli esaminatori docenti di ana
tomia e di chirurgia. Gli aspiranti, sia per appren
dere l'anatomia • la patologia deU'apparàto mastica-
torio. sia par conoscere e farsi conoscere dai profes
sori, avrannofrequentatoalcune lezioni universitarie.
Le parti dell'odontoiatria riguardanti la conservativa,
la chirurgia spedale e la protesi dentaria,
apprese privatamente dai dentisti più rinomati,
consuetudine d'insegnamento e metodo di
è prolungato par oltre un secolo.