DENTISTI ED EMPIRICI NEL SETTECENTO TORINESE
Fig. 13.
Gtovaimi Bertrandi (1723-17*5).
Dusio nw loggiiio (Mila R* università av|ii
jiohii
(Fot. Casotti)
L'Università torinese ebbe nella facoltà medico-
chirurgica illustri maestri: Giovanni Fantoni (1675-
1758), Giovanni Battista Bianchi (1681-1761), Fran
cesco Andrea Adami (1700-1770), Ambrogio Ber-
trandi (1723-1765), Giovanni Battista Penchienati
(1728-1803), Giovanni Francesco Cigna (1734-1790).
Alcuni di questi nel loro insegnamento di anatomia
e chirurgia non trascurarono le nozioni riguardanti
la stomatologia. La consultazione diretta di alcune
delle loro opere ci offre la prova che il sistema den
tario, al pari degli altri sistemi, veniva studiato con
accuratezza, ben inteso secondo i lumi del tempo,
ritraendone però l'esercizio professionale scarsissimo
profitto, perchè in massima parte monopolio di pra
ticanti ancora empirici e di ciarlatani.
Citiamo ora alcuni autori.
GIOVANNI FANTONI, celebre medico ed ana
tomico, nacque a Torino nel 1675. Visitò per ordine
del Sovrano le più rinomate scuole della Germania,
della Francia e dell’Olanda. Ritornato in Patria ebbe
la cattedra di anatomia nell'Università di Torino.
Venne nominato professore di teorica in data 25 no
vembre 1720, e preside della facoltà di medicina
con le seguenti date: 18 ag. 1729, 23 sett. 1732.
29 ott. 1735. Fu medico della Reai Persona e dei
Principe di Piemonte. Morì nel 1758.
Fantoni destò ammirazione per la vasta e nuova
cultura scientifica, ed infatti le sue lezioni richiama
vano molti uditori. I suoi libri sono scrìtti con ele
gante latinità: non racchiudono però illustrazioni:
Brevis manuductio od hìstoriom anatcmicam (1699) -
Anatomia corporis humoni ecc. (1711), porta cognizioni
stomatologiche - DissertaOonts anatotnkae (1745) -
Commentarius de qulbusdam aquis medicalis et hlsto-
rica dissertano de febribus continuis
(1747) -
Dissertati
o
continuata de antiquitate et progressu febrium milio•
rium
(1747) -
Novum specimen observationum de
o/tu
febris miliaris
(1762) -
Opuscolo medica et physiolo-
gica
(1738).
Anatomia | Corporis Humani | ad usum | Theatri
Accomodata | Authore Joanne Fantono | Med. Doct. & in
Taurinensi
Universitate | Anatomiae Professore | Pars I.
| In qua Infimi, & Medii Ventris Historia exponitur. |
Augustae Taurinorum | Ex Typographia Alphonsl Joannis
Baptistae Guigonii. |
M.DCC.XI.| Superiorum Permissu.
L'opera consta di 352 pagine (15—21): inizia con
una lunga dedica al Re Vittorio Amedeo II, glorioso
in guerra e saggio in pace, segue quella al lettore,
ed infine una lettera di Giovanni Maria Lancisi, indi*
rizzata all’autore, in data IV Id. Mart. 1708. La lega
tura, tutto cuoio ornato di fregi in oro, porta l'an
tico stemma dei Savoia (Biblioteca Nazionale).
La “ Dissertatio III " - De Organis Masticationis,
et De Deglutitionis -(pp. 46-53), riguarda l'anatomia
e la fisiologia dell'apparato masticatorio con richiami
ad anatomici che ingran parte conosciamo, sopratutto
per le indagini sulle glandole salivali.
Il padre deH'anatomico, Giovanni Battista, fu
anch'egli apprezzatissimo professore di medicina nel-
l'Università di Torino. Morì nel 1692. Di lui ri
mangono le
Observationes anatomico-medicae seie
-
ctiores
(1699).
GIOVANNI AMBROGIO MARIA BERTRANDI,
anatomico e chirurgo insigne, nacque a Torino nel
1723. Dopo essersi avviato per la carriera ecclesia
stica. venne dissuaso da un chirurgo suo conoscente
ed indirizzato allo studio della medicina. All'età di
22 anni si distinse per un’accurata dissertazione sulla
Oftalmografi
a. Nel 1747 fu iscritto nel collegio chi
rurgico, pubblicando nello stesso anno una disserta
zione sul fegato. Eletto membro deH'Accademia di
Medicina di Parigi nel 1754, si recò poi a Londra,
ed al suo ritorno a Torino il Re di Sardegna Carlo
Emanuele III fondò per lui una nuova cattedra di
Chirurgia, e fece costruire un teatro anatomico nel-
l'Ospedale. Il 15marzo 1758ebbe la nomina di pro
fessore stabile di pratica avendo già avuto l'incarico
di straordinario. Morì nel 1765.
Bertrandi così racchiuse in una frase il pensiero
di medico chirurgo: " Lungi saranno i fantasmi e le
illusioni, ed opereremo per ragione e per sentimento,
da molti ben giudicati esempli animati e ritenuti
Il suo nome è inciso fra i maestri piò illustri del
sec. XVIfi, in una lapide situata nell'Aula
Magna
dell'Ateneo torinese, e le sue sembianze
sono
tra
mandate.aiposteri mediante un busto esistente
nel
loggiato dell'Università con l'epigrafe: • Ambrogio
Bertrandi | Delle discipline anatomo-chirurgiche |
Cultore insigne 1755-65 | Fondatore
della Scuola
Ostetrica |
Scipione Giordano volle ricordare nel
marmo 1894,. (fig. 13). -
Una via della città è dedi
cata al chirurgo di
fama europea.