DENTISTI ED EMPIRICI NEL SETTECENTO TORINESE
È formato da una breve asta in legno od in metallo,
provvista di una branca di ferro, piegata al suo estremo
ad uncino, e girevole su di un perno al centro di
detta asta. La tecnica operatoria consiste nell appog
giare la parte rotonda (ruotino) scanalata, sul dente
o sul mascellare anteriormente al dente da estrarre,
e l’uncino sul dente resosi insopportabile! Mediante
Fig. 18.
V itto rie Cornati» (IS I4 )
(Colla. Pipemo)
un abile colpo impresso al manico, il dente viene lus
sato e sollevato in parte dall’alveolo. L'operazione
è resa completa da una tanaglia.
La
chiave inglese
o di
Garengeot
fu ideata e costruita
nella prima metà del Settecento. Consta di due parti:
una rigida fissata al manico, a guisa di maniglia, e
l’altra mobile ad uncino. Tecnica operatoria: con mo
vimento rotatorio impresso alla chiave, il dente viene
lussato e sollevato dall'alveolo a mezzo dell'uncino
che circonda la corona e preme sul colletto. L'opera
zione è sovente ultimata mediante ia tanaglia.
L'operatore circa al vestiario si uniformava ai
tempi. Verso la fine del secolo lo vediamo elegante
mente vestito e con particolarità che lo avvicinano
a quello dei gentiluomini: parruccone con codino
annodato, giubbone con galloni d'oro e d'argento,
corpetto dalle cui tasche pendono ciondoli aurei,
pizzi finissimi al colletto ed alle maniche, calzoni
corti, calze di seta, scarpette scollate con fibbia
ornata. Sovente lo spadino al fianco.
Non è stato possibile rintracciare notizie perso
nali su tutti i dentisti citati. Trattasi di modesti
sanitari, animati da una sola aspirazióne, quella di
ricavare dall'esercizio professionale il fabbisogno per
vivere con la famiglia, allora demograficamente nume*
rosa. Dalla consultazione delle guide del primo tren*
tennio dell’Ottocento non risulta la continuaziona
nell arte dentaria da parte dei figli.
Mi accontento di citarne alcuni.
Sono venuto a conoscenza dell'indirizzo di GIU
SEPPE BERTERO, nativo di Torino, sfogliando lo
Indicatore Torinese
dell'anno 1815: " Piazza Castello
sotto li Portici, Sezione Dora, Isolato S. Emanuele ” ,
fabbricato recentemente demolito e rifatto dalla So
cietà Reale Assicurazioni.
MAJONE detto BOSCHETTI GAUDENZIO
da
Casale è ancora vivente nel 1815. Nell'elenco è già
tralasciato “ Majone ” , però vi è aggiunto *' chirurgo
ed ernista dell’Ospedale S. Giovanni ” e con recapito
nel " baraccone in Piazza Castello, dirimpetto
al
n. 24, Sez. Dora, isol. S. Gaetano ” . Nella guida
del 1836 è omesso il suo nome, perchè deceduto.
PIETRO SALES è dimenticato nell'
Indicatore del
1815. Ne! 1830 troviamo • Sales (manca il nome),
dentista e bendagista, Piazza Castello, Isolato
di
S. Gaetano” . A distanza di 38 anni dall'ovv/so del
giornale (1792), potrebbe trattarsi ancora della stessa
persona, sopratutto nella considerazione che la guida
del 1836 non porta più tale nominativo.
Maggiore luce possiamo ricavare da una figura di
primo piano nell'antico panorama odontoiatrico tori
nese: VITTORIO CORNELIO.
Una biografia completa sul Cavaliere Incognito,
ai suoi tempi stimato per dentista il più valente,
non è stata ancora fatta.
Per primo il Piperno (28) e poi il Casotti (29)
ne hanno in parte rievocata la spiccata persona
lità professionale ricorrendo a dati tolti dalle pub
blicazioni dello stesso Cornelio e di autori contem
poranei.
Da queste monografie apprendiamo i meriti di
buon sanitàrio, forse alquanto ostentati e supervalu-
tati, secondo l'usanza di parecchi discepoli di Escu-
lapio in parrucca e fronzoli. Cornelio sorpassando la
piccola e corrente pratica odontoiatrica ebbe una
concezionestomatologicacomeoggi noi laintendiamo.
Ne sono prova l'elenco delle operazioni da lui ese
guite ed il catalogo delle sue opere edite od annun
ciate. Dal lato odontotecnico
è
da porre in parti
colare rilievo (rivendicazione italiana del Pipemo) ia
priorità dell'odontoiatra di Torino circa la conoscenza
del segreto per la fabbricazione dei denti di sostitu
zione in porcellana (1760 circa), dando prova con
dettagliate descrizioni riguardanti la confezione delle
• dentature artificiali ” , di essere stato *' il primo
inventore in Italia dei denti artificiali ” , escludendo
la Cina edil Giappone.
Lascio a Cornelio stesso il presentarsi:
VITTORIO CORNELIO
Distinto col nome di Cavaliere incognito. Chirurgo
Dentista, approvato dall'antica Università di Torino,
e
corrispondente di varie Accademie,
ecc.