DENTISTI ED EMPIRICI NEL SETTECENTO TORINESE
Fig. 16.
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(Colla. Casotti)
da bigliardo ed oggetti lavorati), ove si vendevano
pezzi di dente d’elefante o di ippopotamo per la
confezione di protesi dentarie. Situato nell'isolato
S.
Caterina quasi all'angolo di via della Madonnetta
(v. Barbaroux) fu abbattuto nell'ultimo ventennio
dell'Ottocento, epoca della demolizione di una parte
del fabbricato per la diagonale di via Pietro Mica.
I baracconi deil'isolato vennero totalmente soppressi
verso la fine dell'Ottocento.
Riguardo ai portici, non ancora lastricati, ne dà
in sintesi la storia Carlo Meriini in una recente inte*
ressante pubblicazione: Palazzi e Curiosità Storiche
Torinesi (24).
Qual era l'arredamento professionale nelle di
more fisse?
Queste, in vecchie ose. presentavano scale an
guste, pianerottoli ristretti, e camere rese più oscure
da tende alle piccole finestre.
Al principio del secolo abbiamo maggiore sem
plicità nei mobili • nelle suppellettili: alle pereti
animali imbalsamati (coccodrillo, tartaruga) e scansie
con barattoli in vetro, vasi in terracotta, strumenti
sospesi a chiodi e libri, sul tavolo alcuni ferri, altri
barattoli, caraffe, la clessidra e sovente il cranio per
dare all'ambiente un fascino misterioso e suggestivo;
finalmente in un angolo della camera il braciere ed
il mortaio. Mancano i cartelli ciarlataneschi e le col
lane di denti.
Oltre la metà del secolo l'ambiente si arricchisce
e si appesantisce per la sovrabbondanza di oggetti e
di ornamenti: tende, quadri, librerie fornitissime di
volumi ben allineati ed elegantemente rilegati, la
gabbia dei canarini che sostituisce con maggiore
grazia la tromba ed il tamburo degli operatori piaz-
Fig. 17.
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cenimi chiavi
(Colkz. Casotti)
zaioli, ia comoda poltrona imbottita e dall'alto schie
nale. ed il tavolo che sorregge il mappamondo e la
cassetta odontoiatrica, la quale per dimensioni, dispo
sizione di coperchio e di cassetti si avvicina ancora
a quella usata nelle moderne scuole. Nella parte supe
riore sotto al coperchio a cerniera sono collocate le
boccette contenenti i medicinali della farmacopea
odontologica, e nei cassetti: bisturi, stiletti, lancette,
sonde (teme), pinzette (mollette), termocauterio at
tuale. ferri da pulitura, escavatori, lime, tanaglie (25),
leve, pellicani
(figg.
14, 15. 16) (26). levrieri
(fig.
16),
chiavi inglesi o di Garengeot (fig. 17) (27).
pinze
per
legare ai denti pilastri i fili d’oro o di seta
degli
apparecchi ricavati dai denti d’ippopotamo,
d'ele
fante od
umani.
«
tettiamo
venne descritto oer primoda
fiinvanni
d’Arcoli
(1450-1524)
ed adottato in
seguito
da
Gual
tiero Ryff(m. (572)e daAmbrogio
Par*
(1510-1590).
sono oscuri, le scale strette, ripide, scarsamente
illuminate, quelle a destra della contrada mancano
di cortile, mentre quelle a sinistra ne mostrano uno
quasi a pozzo, con inferriate claustrali; non manca
su di un ballatoio del secondo piano una nicchia
infiorata con una statuetta sacra, ove forse in altri
tempi si venerava S. Apollonia. Rimane ancora la
bottega (fondata nel 1803) dell'ottuagenario bendag-
gista Orcorte, nipote del chirurgo dentista e oculista
GIOVANNI ORCORTE.
Inoltre è da rammentare che un baraccone della
piazza era occupato da un tornitore in avorio (palle