DENTISTI ED EMPIRICI NEL SETTECENTO TORINESE
Fi*. 19.
Astuccio tascabili (cm . S, é) o strumontario odontoiatrico:
(1-2-34 ablazione tartaro, pulitura cavità carioso o modi-
caziono, S bisturi, é lima, 7 manico
(Coll. Castagnari - Fot. Casotti)
pleti sono gli indici, per cui ad ogni malattia ed ai
sintomi corrispondenti, si riferiscono e si rintrac
ciano con facilità, anche dai profani all'arte medica,
numerosi consigli terapeutici, convalidati da stati
stiche di guarigione e da nominativi di persone alto
locate.
Di odontologia popolare si è pure interessato il
brillante poeta dialettale e scrittore folclorista Alberto
Viriglio (m. 19!3), amico d’infanzia del chirurgo den
tista Giovanni Casotti (1866-1911). Sovente i due tori
nesi, come svago intellettuale, andavano rievocando
l'odontoiatria del buon tempo antico.
Strumentario domestico
I
pazienti, i quali differivano il più possibile la
visita dal dentista, potevano pure affidarsi alle ri
sorse tecniche di astucci tascabili, provvisti del neces
sario per gli interventi più comuni ed indispensabili.
Occorre ricordare che scriviamo su di un secolo che
traeva motivo di eleganza e di comodità in ogni
oggetto (34). Fra le innumerevoli scatole od astucci
di metallo prezioso cesellato o smaltato per il tabacco,
le pastiglie, i profumi, le forbicine, lo strappapeli e
lo stuzzicadenti, all'occorrenza poteva trovar posto
la piccola custodia di strumenti (fìg. 19) costruiti
con lo scopo di conservare ai cavalieri ed alle dame
il fascino di una chiostra di denti ben puliti ed in
buono stato.
* * *
Le innumerevoli informazioni ufficiali e le piccole
curiosità che sono affiorate nello studio ambientale
e caratteristico del Settecento in Torino mi hanno
indotto a riordinare in note quelle che possono aver
avuto rapporti diretti od indiretti con l'esercizio
odontoiatrico. I cultori torinesi di storia, cui è svago
il riandare sulle vicende e sui luoghi ove vivono e
lavorano, considereranno la forte tentazione di ripor
tare molti degli appunti presi; frattanto ho dovuto
abbreviarli, un po’ a malincuore, per non approfit
tare della cortese e benevola ospitalità accordatami
dalla rassegna Torino.
Lo sguardo panoramico dato alla Odontologia del
Settecento in Torino non può aver sostato su tutti
i dettagli, sia empirici che scientifici perchè l'ombra
grigia del tempo ricopre le attività ed i nomi degli
uomini i quali non passano per meriti eccezionali
alla
storia politica, della religione, della letteratura, delle
scienze e dell'arte. In linea di massima dobbiamo
affermare che in questo secolo si va maturando un
orientamento pratico della professione, documen
tato dalle opere fondamentali di esclusiva trattazione
dentistica, dovute a Fauchard in Francia ed a Campani
in Italia. All'elevazione dentistica ed all'indirizzo uti
litario hanno indirettamente contribuito gli studi di
biologia sperimentale del Morgagni, del Valsalva e
di altri insigni medici, e le conquiste nel campo della
fisica del Galilei, del Galvani, del Volta e del Lavoisier.
Lo strumentario aumentato ed arricchito, i metodi
di cura più soddisfacenti, la tecnica nella protesi den
taria avvantaggiata dall'aver adottato l'uso delle im>
pronte delle arcate mascellari con gesso o cera, tra
lasciando il compasso e la carta ritagliata (35), i mezzi
meccanici pari a quelli dell'orafo per la stampa e la
lavorazione delle lamine di metallo prezioso; e dei
congegni di sostegno, e nuovi materiali (la porcellana
per denti artificiali e dentiere complete ancora in
via di esperimento), iniziano quel reale progresso, :
che nel secolo seguente trasforma dalle fondamenta
l'ancora limitata odontoiatria da arte empirica in
vera e vasta specialità medico-chirurgica.
LUIGI CASOTTI
(I) La consultazione di quei giornali ci dà una viva, simpatica
rassegna di vita torinese della fine di un secolo già alla svolta di
grandi avvenimenti storici.
Per noi medici le notizie sanitarie sono le più ricercate in ogni
genere di pubblicazione. Poiché l'arte del risanare ha interessato
sempre l'umanità sin dai primordi, accenni diretti od indiretti ne
troviamo a dovizia nella letteratura classica, destinata a superare il
tempo, come in quella effimera del giornale che muore col tramonto
di ogni
giorno.
Anche il nostro Gtentak di Termo è fonte di notizie mediche
riguardanti sia la patologia e tarapia noile varia malattie, sia •sani
tari che allora processavano la nobile arte. Apprendiamo che *' contro
le crepature delle labbra e delie mani " serve • l'olio di fermento "
e che il “ rimedio agisce qualche volta lentamente, ma non bisogna
disanimarsi.- ETIa è cosa rara di non provar sollievo. aJlorachè uno si
ugne cqstantemente di quest'olio. Per poter avere siffatto licore
benefico, f i d'uopo premere il fermento tra due piastra di farro
ben caldo " .
Più interessanti risultano le notizie riguardanti mediò a chirurghi
in cerca d'impiego o di clientelai Veniamo cosi ad apprandara dio
• il wg. Bartoiomao Vasserotti. Chirurgo approvalo aU'Univorsità,
e munito di lettera patenti, hrimarehha impiegarsi o in un fcagg>*