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"ram ie affresco, il grondo con un grande altori­

lievo marmoreo, la nuova Cappella, ora inaugurata

al culto di Santa Teresa del Bambino Gesù e pre­

cedentemente dedicata all'Addolorata. Se pur "ià

I opera pacata dei due artisti potesse dare il m i­

gliore affidamento per rimpe^no con cui a\reld>ero

corrisposto all'incarico di non poche esigenze.

* * *

Nicola Arduino, nato a Grttpliasco. allievo della

R. Accademia Albertina, e quindi di Paolo Gaidano

e. specialmente, di Giacomo Grosso per tutto il

rorso di pittura (che terminava conseguendo la me­

daglia d oro), assiduo, se non proprio più come al­

lievo, dello studio del

»uu

grande Maestro, dopo

qualche prima prova felicemente su­

perata esponendo alla nostra Promo­

trice. si recava in Argentina.

Ritornato iu Patria per ia Grande

Guerra, che lo aveva partecipe sino

alla Vittoria, riprendeva poi la sua

attività eseguendo, fra l’altro, i ri­

tratti delle L L . AA . HK. i Duchi

delle Puglie, ora Duca d ’Aosta, di

Pistoia, di Bergamo: del Cardinale

Arcivescovo Fossati: «lei Prefetto

Palm ieri.

Se. nel suo studio, l'immediatez­

za. l'espressività, l'impostazione di

qualche testa isolata, che può di­

stinguersi fra opere anche più con­

clusive. ricorda la cosidetta, incon­

fondibile scuola

prussiana,

con i

suoi frutti — qualunque poi possi

essere l'indirizzo dei singoli disce­

poli

particolarmente attratto dal­

la vasta composizione di caratteri

sacro, seguiva quella che si rivelava,

ed affermava essere, la sua voca­

zione. dedicandosi alla decorazione

di importanti Chiese, non solo pie­

montesi. Fd è in quest'opera, non

solo per la diffusione ed il caratteri

di queste celebrazioni della Fede,

ma anche per la stessa tecnica se­

guita. che l ’arte del Gaidauo più

essere richiamata alla memoria.

Sono fra le opere principali dell’Ar-

duino i dodici prandi affreschi de

Tempio votiv «> del Divin Prigionie

ro. dedicato ai soldati della Grandi

Guerra morti in prigionìa, di \ all*

di Colonna presso Sondrio; le de

corazioni della Cattedrale di O/.ier

in Sardegna (composizioni nella cu

pola e nella navata ed oltre vent

figure di Santi e Sante isolate), «pici

le del SS. Nome di Gesù nella nostri

Città e le sempre numerose, e cert<

non meno sentite, per la Parrocchii

della nativa Grupliasco.

!

* ♦ *

V irgilio Audapna. allievo dai dodici ai diciannovi

anni di Gaetano Cellini ( l ’autore del nostro monu

mento a Don Bosco, e. fra le varie statue, di T

sler/terò coi denti e l'ufine. dolor eterno che ne

cor ini fiuitne e del Cre/iuscolo d 'u n sofino — que

•t'ultima alla nostra Civica Galleria d 'A rte Mo

derna — ). si recava a Roma. Firenze. Casale ed

anche do|n» il servizio m ilitare, si stabiliva defin)

tivamente a Torino.

Sue opere più notevoli, le venti statue allegoriche

parte in marmo parte in stucco, per il Teatro Ci

vico di V ercelli; il gruppo della Madonna del

R#

sario. per l'altare, e la « V ia Crucio », in terra cotta

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