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L'ASSISTENZA SOCIALE

AI LAVORATORI FIAT

Nel mondo moderno del lavoro l'assistenza al

lavoratore non è soltanto un alto dovere umano e

sociale, ma è pure un indice di progresso indu­

striale. La grande industria ha generato nello

Stato la legislazione sociale (tutela e previdenza)

e ha determinato sistemi particolari di assistenza

aziendale.

Alla Fiat il moderno concetto dell'assistenza è

praticato con istituzioni e attività che accompa­

gnano e integrano lo sviluppo del complesso pro­

duttivo. Il Sen. Agnelli e i suoi collaboratori

ebbero fin dalle origini dell'azienda il sentimento

sociale del lavoro; e se dapprima, in breve cerchia

operaia, l’assistenza potè facilmente esser fatta

ad pcrsonam, man mano che i 50 divenivano 60.000

essa si è venuta organizzando in un vero e proprio

sistema di provvidenze aziendali. Esiste alla Fiat

una « Divisione Servizi Sociali ».

Ecco per sommi capi le più rilevanti parti del

quadro assistenziale:

— La Mutua Aziendale Lavoratori Fiat. La prima

Mutua Fiat (Mutua Impiegati) risale al 1920-21,

cioè anteriormente al fascismo. Contava 1200

inscritti. Nel 1923 si costituisce la Mutua Operai.

Alla fine del 1949 la Mutua Aziendale Lavoratori

Fiat aveva 150.000 assistiti, tra dipendenti e loro

familiari, e il suo bilancio annuale superava la

spesa di un miliardo e mezzo di lire. Solo in sus­

sidi pecuniari spende oltre 30 milioni di lire al

mese. Il dipendente non paga alcun contributo per

la Mutua, le cui prestazioni sono coperte dal con­

tributo previsto dalla legge a carico dell’Azienda

e da larghe integrazioni (impianti, personale, ecc.)

concesse in più dall’Azienda stessa. Il servizio

della Mutua comprende tutte le specialità mediche,

con medici e chirurghi anche primari, le medicine,

gli apparecchi ortopedici, l’ospedale, il convale­

scenziario ; sussidi di malattia, assistenza alla puer­

pera e al neonato, assistenza alla famiglia nel lutto.

Ogni dipendente è provvisto del proprio * li­

bretto sanitario ».

La Mutua Fiat ha una ventina di ambulatori e

poliambulatori, dotati dei più moderni mezzi scien­

tifici di diagnosi e

di

cura; oltre a una fitta rete

di posti di visita presso medici in Torino e in tutta

la provincia.

Le prestazioni ambulatoriali e domiciliari sali­

rono nel 1949 alla cifra di circa 1.700.000.

— Collaterale ai servizi sanitari della Mutua è

il Servizio Medico di Fabbrica, con ambulatori

medici infermieri autoaml

.n tutti gli sta­

bilimenti Fiat. Il Servizio medico di fabbrica cura

particolarmente la previdenza contro gl’infortuni

e le malattie del lavoro.

— Il Convalescenziario Fiat « Ville Roddolo »,

sulla collina di Moncalieri presso Torino: gruppo

di ville in un vasto ridente parco. Ivi è pure la

— Casa di riposo istituita dalla Fiat, nel nome

di Giovanni Agnelli, per i lavoratori anzianissimi

privi di assistenza familiare.

— Le Colonie Fiat per l'infanzia sono anch’esse

di antica data. Fin dal 1924, prima che il go­

verno fascista ne facesse una istituzione del re­

gime, Giovanni Agnelli volle che si provvedesse

alle vacanze estive di figli di dipendenti in diverse

località delle valli alpine e della riviera ligure.

E nel 1933 fece costruire a Marina di Massa,

vicino a Viareggio, la più grande colonia estiva

che fosse fino ad allora venuta in mente ad un

industriale italiano: quella gran torre bianca sul

mare, che fu idea originale del presidente della

Fiat. Tre anni dopo, un’altra torre consimile, ma

sulle Alpi: la colonia di Salice d’Ulzio. Migliaia

di bambini di dipendenti Fiat sono ospiti ogni

anno, in diversi turni, delle due grandi moderne

colonie.

Sul Po, a Torino, la Fiat ha organizzato una

colonia elioterapica, dotata anche di vaste piscine.

— Presso i principali stabilimenti Fiat, l’« asilo

nido », a cui la madre (operaia o impiegata) può

affidare sicura, al mattino, per la giornata lavo­

rativa, il suo piccolo o i suoi piccoli, che altrimenti

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