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non avrebbero assistenza in caàa. Questi asili-

nido , che accolgono anche neonati, sono tenuti

oon severi criteri d’igiene e attrezzati anche per

la ricreazione e la refezione. Vi funziona la scuola

materna ».

A queste istituzioni assistenziali fondamentali

se ne aggiungono altre particolari e collaterali:

gli Uffici Assisti nza . presso

1

singoli stabili­

menti o sezioni, coordinati centralmente dalla .4s-

sish nza Sociale di Fabbrica , che adempie anche

a vari compiti sussidiari per

1

singoli e per le

famiglie; e un servizio ministri . che provvede,

con grandi cucine meccanizzate, alla distribuzione

di parecchie migliaia di razioni giornaliere ( 16.000

all'inizio del 1950». ad un prezzo trascurabile in

confronto al costo.

— Anche nel campo ricreativo, sportivi), culturale

e professionale la Fiat ha sviluppato alacremente

l'opera assistenziale:

1 primi campi di giuoco, i nuclei culturali, la

biblioteca sono alla Fiat anteriori alla istituzione

fascista del « Dopolavoro ». La sede del « Gruppo

Culturale Sportivo Fiat » sul Po è vasto centro di

attrazione per i lavoratori e le famiglie: il canot­

taggio sul fiume, i campi di tennis, i giuochi di

bocce, i biliardi, il bar-ristorante, il teatro. In

questa sede, oltre ai gruppi sportivi che frequen­

temente si distinguono in gare nazionali e inter­

nazionali, svolgono attività proficue anche vari

gruppi artistici formati da dipendenti Piat : foto­

grafia, pittura e scultura filatelica, ecc.

Campi sportivi Fiat sorgono pure in diversi set­

tori cittadini e presso stabilimenti Fiat a Torino

e altrove.

Altro circolo ricreativo Fiat è quello delle Com­

missioni interne di fabbrica. Ha sede in un’antica

villa gentilizia, ora di proprietà Fiat: la villa Ro-

bilant, vicino al « Lingotto ».

La Fiat ha provveduto e provvede alla costru­

zione di case per le famiglie dei suoi lavoratori

secondo il « Piano nazionale Fanfani-Case ».

Tipica istituzione interna della Fiat è il « Grup­

po Anziani Fiat ». L'anzianità di lavoro è titolo

di nobiltà per ogni azienda che dura. I lavoratoli

di qualsiasi rango, i quali da molti e molti anni

appartengono alla medesima ditta, custodisci no

quello «spirito di corpo (nella fabbrica: spi­

rito di ciminiera ) che è forza morale. Essi lo

tramandano ai giovani, alle reclute.

La Fiat ha cinquantaquattm anni, e ancora vi­

vono uomini che vi entrarono da ragazzi quando

essa nacque. Lavorano tuttora alla Fiat uomini

e donne, impiegati e operai, che contano 40 anni

e più ili anzianità Fiat. 1 Senatore Agnelli li

conosceva uno a uno.

Il « Gruppo Anziani Fiat » — del quale è pre­

sidente onorario il presidente della Fiat - con­

tava alla fine del 1919 più di 6000 inscritti: d ili­

genti, impiegati, oj>erai. Vi si è ammessi al 2?»

anno di anzianità. Tra i 6000 inscritti 15 hanno

una anzianità di lavoro Fiat pari all’età della Fiat:

54 anni. Due anche di più. |>erohè lavoravano già

in uno stabilimento assunto poi dalla Fiat.

Ecco la tabella delle anzianità nel Gruppo:

— con 50 anni di anzianità

15 inscritti

— » 45 » »

»

39

»

— » 40 » »

»

216

— » 35 » »

»

675

»

— » 30 » »

»

2225

»

— » 25 » »

»

2*30

»

Al compimento del 25, 30, 35 , 40. 15. 50

anno di servizio la Fiat corrisponde al dipendente

un premio e un diploma.

Il « Gruppo Anziani Fiat » ha la sua bandiera,

che in tutte le cerimonie e manifestazioni della

Fiat è al |>osto d'onore, ed ha la sua sede di onore

nel palazzo Bricherasio (in Torino) dove nel 1899

fu firmato l’atto costitutivo della Fiat.

Per i vecchi lavoratori che vanno a riposo la

Fiat ha istituito un « Premio vitalizio di fedeltà ».

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