Table of Contents Table of Contents
Previous Page  831 / 869 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 831 / 869 Next Page
Page Background

ERA BIBLIOTECHE E RACCOLTE STORICHE

LA CIVICA BIBLIOTECA MUSICALE

d i M A R I A G R A Z I A D E L L E A N I

Le partiture e gli spartiti confluiti da varie fonti

alla Biblioteca Civica vennero riuniti in una sede auto­

noma nel 1946. ossia nell’immediato dopoguerra, quan

do. nell’impossibilità di utilizzare l’edificio di Corso

Palestro distrutto dai bombardamenti, si stava cer­

cando di mettere a disposizione del pubblico almeno

una parte del patrimonio librario della Città, con si­

stemazioni di ripiego. L'antica sede del Conservatorio,

dove già aveva trovato posto l’Ente Autonomo del

Teatro Regio, parve la più adatta ad ospitare la rac­

colta di musica alla quale, in un secondo tempo, si

sarebbe data una sistemazione più idonea ed acco­

gliente nei locali annessi alla Sala Vincenzo Trova.

Ciò non è stato purtroppo possibile fino ad ora e ci

si è dovuti accontentare della modesta stanza allora

assegnata dove, per insufficienza di spazio, non si è

neppur sistemano negli scaffali tutto il materiale pos­

seduto.

Il nucleo principale di questo è costituito dai fondi

di tre istituzioni che, negli anni compresi fra il com­

pimento dell'unità italiana e la seconda guerra mon­

diale. rappresentarono in gran parte la vita musicale

di Torino: la Società di Concerti, la Scuola di Canto

Corale e la Banda municipale.

La Società dei Concerti Popolari (che si chiamò poi

Società di Concerti), fondata nel 1872. fu la prima in

ordine di tempo a promuovere pubbliche audizioni di

musica a pagamento nella nostra città, seguendo una

consuetudine ormai diffusa largamente in Germania e

in Francia, e seconda fra le consimili italiane a ded i­

carsi esclusivamente allVsecuzione di pezzi orchestra­

li. preceduta di un anno dalla società fiorentina « O r­

feo (il cui complesso si limitava però ai soli stru­

menti a fiato).

Torino, pur meno illustre per tradizioni musicali di

altri centri, divenne cosi l'antesignana di un movi­

mento che contribuì efficacemente all’educazione del

gusto in tu tta Italia, indirizzandolo verso forme diverse

dalle più consuete e popolari, quali le melodramma

tiche e teatrali in genere. Gualfardo Bercanovich. ve­

ronese di origine e torinese di elezione, con un pie

colo gruppo di musicisti costituì un primo comitato

promotore e apri una sottoscrizione pubblica per quo­

te di L. 10 che davano diritto ad assistere a tutte le

esecuzioni di un intero anno: con essa si raccolse la

cospicua somma di L. 2.000 ed i Concerti Popolari

ebbero cosi i loro primi abbonati. L’orchestra (la stes­

sa del Teatro Regio accresciuta di qualche elemento)

lu daprima affidata alla bacchetta del M." Pedrotti.

che durante un decennio di attività la portò ai più

soddisfacenti risultati artistici; in seguito vide avvi­

cendarsi sul podio direttoriale direttori fra i più noti

ed apprezzati, acquistandosi notorietà anche al di là

dei confini nazionali.

Nel 1935. quando il Teatro Regio fu distrutto da

un incendio e l’orchestra ne fu di conseguenza smem­

brata. anche la Società di Concerti perse lo

strumento

essenziale della sua attività e non ebbe più ragione di

esistere. All’atto del suo scioglimento, volle donare alla

Biblioteca Civica l’archivio che si era andato formando

ed arricchendo duran te la sua lunga esistenza, ed

esprimere il voto eh esso potesse ancora giovare alla

cultura cittadina non solo come materiale di consulta­

zione ma anche attraverso il prestito locale. Tale ar­

chivio. coin’è ovvio, costituisce una raccolta di musica

orchestrale veramente notevole non solo per la sua

estensione ma anche per interesse artistico.

Con la scuola municipale di canto corale ebbe inizio

nel 1867 il nostro Liceo Musicale; solo in un secondo

tempo furono affiancate gradatamente alle classi di

canto, cattedre di tu tte le materie tecniche e teoriche

La scuola di canto corale mantenne però a lungo una

sua indipendenza sancita in un apposito regolamento.

Fu poi incorporata definitivamente al Liceo e. dive­

nuto questo Regio Consenato rio nel 1936. la musica

che le era appartenuta passò alla Biblioteca Civica. I

criteri educativi che presiedettero all’istituzione ispi­

rarono naturalmente la scelta del relativo repertorio,

dove troviamo, accanto a una buona raccolta di clas­

sici. parecchie opere di mero interesse didattico.

La Banda Municipale di Torino, come quelle di

molte altre città, trasse origine immediata dal Corpo

30